L’Aquila, Gran Sasso: Gisonni è il commissario. Marsilio: ‘Il Governo s’impegni per nuovi fondi’

Il ministro delle Infrastrutture a individuato nell’ingegnere Corrado Gisonni a figura che andrà a rivestire il ruolo di commissario straordinario per la gestione del sistema del Gran Sasso.

Corrado Gisonni – professore ordinario di costruzioni idrauliche e vice direttore del dipartimento di Ingegneria della seconda Università di Napoli – dovrà, in particolare, gestire l’iter per la messa in sicurezza, una volta per tutte, del bacino idrico. Si sblocca, così, la questione del commissariamento, dopo settimane di concertazione e la minaccia di Strada dei Parchi di chiudere il traforo per tutelare la società da eventuali nuovi rischi legali,. Una volta accettata dal presidente della Regione Abruzzo, la nomina dovrà essere formalizzata con un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Il commissario straordinario per il rischio idrico del Gran Sasso dovrà gestire l’intervento per tutelare l’acquifero della montagna abruzzese, che riguarda circa 700mila cittadini, dal rischio inquinamento dovuto alla presenza delle autostrade A24 e A25 e dei Laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso. Per il presidente della Regione Marco Marsilio il commissariamento “è un passo avanti importante per risolvere un problema che si trascina da tempo. Pochi i tre anni di mandato che la norma del Mit affida al commissario straordinario, fino al 2021. I lavori così complessi dureranno molto di più, ma la durata può essere rinnovata, sottolinea Marsilio. Adesso l’urgenza è mettere il commissario Gisonni nelle condizioni di fare i suoi studi per capire l’entità e la tipologia degli interventi sulla base dei quali, chiedere eventuali ulteriori risorse al Governo. Marsilio ha ricordato che è stata la Regione Abruzzo la prima a chiedere al ministero di nominare un commissario per gestire la complessa realtà del Gran Sasso, con Per la messa in sicurezza del bacino acquifero il Governo ha stanziato 120 milioni di euro.

Soldi, per Marsilio, ancora insufficienti. Sicuramente, garantisce il presidente della Regione, il Governo stanzierà nuovi fondi negli anni a venire, ma ciò che conta è che l’esecutivo si sia assunto la responsabilità di gestire il problema, anche perché l’autostrada è di proprietà dello Stato, e i Laboratori di fisica sono del Miur, strutture statali che sono in Abruzzo e che impattano con la montagna abruzzese. La loro messa in sicurezza – sottolinea Marsilio – dev’essere a carico dello Stato. Intanto, sul fronte rincari autostradali.

L’obiettivo è, dice Marsilio:

Mettere in sicurezza l’acquifero del Gran Sasso salvaguardando le tre funzioni fondamentali che vi si svolgono, garantire il funzionamento dei Laboratori di fisica nucleare, che devono poter continuare a svolgere la loro importante funzione di ricerca, ma anche del traforo autostradale che è un’infrastruttura fondamentale. Tutto questo mettendo in sicurezza l’acqua e quindi la salute dei cittadini. Un compito complesso e lungo.

Intanto Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha inviato una lettera al ministro dell’Economia e delle finanze, Giovanni Tria, invocando un intervento da parte del Governo affinché vengano messe in campo tutte le azioni utili per scongiurare l’aumento dei pedaggi sulle tratte abruzzesi e laziali di A24 e A25, previsto dal prossimo primo settembre.