Covid Abruzzo, tamponi: pediatri, “Necessario educare i genitori”

La polemica dei genitori per l’uso frequente dei tamponi anche sui piccoli studenti, impone la riflessione dei medici che difendono l’utilità della diagnostica usata per contenere i contagi da Covid. I pediatri: “Necessario educare i genitori”.

“Purtroppo nessuno ha la sfera di cristallo per sapere se un determinato sintomo è riconducibile al Covid oppure no, per cui l’unico test diagnostico riconosciuto valido per verificare i casi di positività è il tampone”: il dottor Ezio Casale, presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri della Provincia di Chieti, non lascia dubbi sulla necessità di effettuare tamponi per escludere il contagio da Coronavirus.

Con la riapertura delle scuole l’argomento è ormai all’ordine del giorno, in un circolo vizioso che si autoalimenta con i primi malanni di stagione, che impongono agli studenti di assentarsi e ai pediatri di prescrivere tamponi il cui esito diventa propedeutico alla certificazione di guarigione e quindi al rientro in classe, così come disposto dalle linee guida dell’Istituto superiore di sanità e del Ministero della salute con le relative ordinanze delle Regioni.

Ma se da un lato contenere la catena dei contagi significa innanzitutto incrementare il numero di tamponi, il rovescio della medaglia è l’ingolfamento del sistema, unitamente all’ansia di taluni genitori che applicano il pregiudizio alla diagnostica del tampone.

“Diventa sempre più necessario educare anche i genitori, facendo capire loro che l’utilizzo del tampone è fondamentale”, ha aggiunto il dottor Casale. “Assistiamo quotidianamente all’aumento dei contagi e probabilmente già siamo nella seconda ondata. I tamponi sono uno strumento efficace di individuazione dei positivi e di contenimento del contagio.”

La situazione potrebbe migliorare con l’utilizzo dei test salivari, certamente meno invasivi e di più facile accettazione da parte dei genitori preoccupati per i propri bambini.

“Quello salivare è un test rapido e molto più semplice da effettuare, oltre a essere anche meno costoso”, ha dichiarato il presidente Casale. “Però attenzione, perché qualora un test salivare risultasse positivo si arriverebbe comunque all’utilizzo del tampone classico per verificare la positività o meno di un soggetto al Covid.”