Sevel: pipì addosso, archiviato procedimento contro sindacalista e operaio

Archiviato dal gip di Lanciano il procedimento penale per diffamazione a carico del sindacalista e del lavoratore della Sevel di Atessa che nel febbraio del 2017 si urinò addosso mentre lavorava.

Lo scorso 22 settembre 2020, il Gip del Tribunale di Lanciano ha archiviato il procedimento penale nei confronti del sindacalista Usb Fabio Cocco e il lavoratore della Sevel di Atessa che nel febbraio del 2017 si era urinato addosso durante l’orario di lavoro, perché non autorizzato a recarsi ai servizi igienici.

Sulla vicenda, in sede civile, a favore del lavoratore si erano espressi sia il Tribunale di Lanciano sia la Corte d’Appello di L’Aquila, condannando la Sevel a un risarcimento del danno e al pagamento delle spese processuali.

Era invece rimasta in sospeso la querela per diffamazione aggravata a mezzo stampa che Sevel aveva depositato in Tribunale, asserendo che il fatto riportato da tutti gli organi di stampa e dai media nazionali non fosse mai accaduto.

“I fatti, le testimonianze, le relative sentenze, restituiscono al lavoratore coinvolto parte della dignità che questa vicenda ha inevitabilmente leso, aggravate anche da una querela completamente infondata che non ha fatto altro che aumentare lo stress psicologico e morale del lavoratore”, ha dichiarato Fabio Cocco, responsabile lavoro privato Usb Abruzzo. “Finalmente crediamo a questo punto che la vicenda sia conclusa. Ci saremmo aspettati delle scuse da parte della direzione aziendale Sevel, invece ci siamo ritrovati a doverci difendere da una querela con accuse calunniose.
Abbiamo sempre riposto fiducia nella giustizia e nel lavoro dei nostri legali Diego Bracciale e Arturo Salerni di Usb nazionale che ringraziamo per il lavoro e la professionalità, i quali stanno già lavorando a una circostanziata denuncia per calunnia.
Un ringraziamento va anche ai lavoratori, che con la loro testimonianza hanno permesso la giusta e veritiera ricostruzione dei fatti. Con la speranza che fatti simili non accadano mai più.”