Covid Chieti: tampone falso positivo in Cardiologia, “Nessun allarmismo”

A Chieti ambienti sanificati all’Utic dell’ospedale, dopo la falsa positività al Covid di una paziente ricoverata; il tampone rapido effettuato prima del ricovero era risultato negativo. Caputo (direttore Utic): “Nessun allarmismo, attività mai interrotta”.

La casistica è rara, ma qualche eccezione che conferma la regola può esserci: così capita che un tampone falso positivo faccia attivare i protocolli sanitari predisposti dai piani di emergenza Covid nel reparto di Cardiologia-Utic dell’ospedale Santissima Annunziata di Chieti, dove una signora giunta al pronto soccorso nel tardo pomeriggio di martedì 15 settembre 2020 per una sindrome coronarica acuta, è risultata positiva al Covid, dopo essere stata sottoposta a un secondo tampone di verifica, mentre era ricoverata nell’Unità di terapia intensiva cardiologica.

La donna, che al suo arrivo in pronto soccorso era stata sottoposta a un primo tampone rapido, risultato negativo, è stata pertanto trasferita nel reparto di malattie infettive, mentre gli altri degenti sono stati spostati per consentire la sanificazione dei locali interessati e gli operatori sanitari sottoposti a tampone, risultato negativo. Ma un successivo e ulteriore accertamento ha decretato che la signora non era affetta da Covid e che il suo era soltanto un falso positivo da inserire nella casistica rara della fallibilità dei tamponi.

“L’attività del nostro reparto non è mai stata chiusa anche perché, se nel frattempo fosse arrivato un paziente meritevole di terapia intensiva cardiologica, erano comunque attivi i due posti letto isolati, predisposti già durante la pandemia nei mesi di marzo e aprile”, ha spiegato il dottor Marcello Caputo, direttore di Cardiologia-Utic dell’ospedale Santissima Annunziata di Chieti. “Sicuramente siamo pronti a fronteggiare una seconda ondata di contagi, perché ora non dovremo fare altro che riattivare ciò che è stato collaudato e sperimentato nella fase acuta della primavera scorsa.
Va detto che la nuova ondata di contagi potrebbe essere attenuata da una maggiore responsabilità dei cittadini e dunque dall’uso dei dispositivi di protezione individuale come la mascherina e i guanti. L’attenzione deve essere tenuta molto alta soprattutto in questa fase, in cui probabilmente è stata proprio una ridotta attenzione che ha portato a quest’aumento dei contagi. Quindi una maggiore consapevolezza e una maggiore responsabilità da parte dei cittadini potrebbero attenuare la curva dei contagi e rendere meno sofferente possibile il prossimo autunno.”

Domandiamo al dottor Caputo se nel suo reparto sia mai capitato un paziente negazionista: “No, questo no. Beh, sarebbe uno che forse non si è reso conto della realtà che lo circonda.”

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