Bussi: Edison assente alla seduta della Commissione d’inchiesta

Edison assente alla seduta della Commissione d’inchiesta su Bussi. Blasioli: “Ascoltati i Comuni di Popoli e Castiglione a Casauria, parte civile nei processi e ricompresi nel SIN, perché toccati dai problemi di inquinamento”.

Non si è presentata Edison alla seduta odierna della Commissione regionale d’inchiesta sul Sin di Bussi, presieduta da Antonio Blasioli. In audizione erano presenti i sindaci di Popoli e Castiglione a Casauria Concezio Galli e Biagio Petrilli, entrambi costituiti parte civile nel procedimento; Petrilli era accompagnato dall’avvocato Lino Sciambra che ha rappresentato Castiglione nel processo penale per l’avvelenamento delle acque.

“Oggi abbiamo ascoltato i sindaci di Popoli e Castiglione per capire quali risvolti della vicenda di Bussi toccano i territori anche di questi due centri ricompresi nel SIN”, ha dichiarato il presidente della Commissione di inchiesta su Bussi, Antonio Blasioli. “Popoli ha una richiesta di riperimetrazione del SIN in modo da ricomprendere le risorgive Bosco Marrama, un tempo utilizzate e dove sorgevano anche delle palazzine dell’ex Montecatini: istanza che né la Regione, né l’Arta hanno ancora preso in considerazione. Castiglione, invece, è il luogo dove si trovavano i pozzi Sant’Angelo da cui si attingeva l’acqua e che portavano un canone di 20.000 euro all’anno dall’Aca, venuto meno dal 2007, cosa che ha creato un danno permanente alle casse del piccolo Comune, considerato anche l’irrimediabile danneggiamento della falda. Oltre a questo si è fatto il punto su tanti aspetti che hanno riguardato i due Comuni, sia nella parte penale che nel processo civile, sia per l’aspetto dell’indagine epidemiologica che ha riguardato per alcuni aspetti i cittadini di Bussi e Popoli, ma non quelli di Castiglione a Casauria.
Ancora oggi, infine, Edison ci dice che non partecipa ai lavori di questa Commissione, accampando scuse in merito alle modalità in cui si svolge, ma noi non demorderemo, perché riteniamo che gli abruzzesi abbiano bisogno e diritto di sapere del passato e del futuro dei siti che non sono stati ancora bonificati.”

“Anche in occasione della seduta della Commissione regionale d’inchiesta sul Sin di Bussi tenutasi oggi all’Aquila, Edison mostra il solito irrispettoso atteggiamento verso questa istituzione regionale, fuggendo davanti a una nuova occasione di confronto”, ha aggiunto Sara Marcozzi, capogruppo M5S in Regione Abruzzo e membro della Commissione d’inchiesta regionale sul Sin di Bussi. “Lo fa cercando qualsiasi tipo di scusa o pretesto, sia in merito agli argomenti trattati che sulle modalità con cui si tengono le sedute, da cui sembra comunque emergere la chiara volontà di non partecipare alla Commissione. L’azienda reitera così un comportamento con cui volta le spalle a quei cittadini che vivono nei pressi dei terreni inquinati dalla stessa Edison, come sancito da una sentenza del Consiglio di Stato per ciò che riguarda le aree 2A e 2B. Se tutte le forze politiche, a partire dalla maggioranza di centrodestra, si schierassero al nostro fianco per fare pressioni sull’azienda affinché faccia il proprio dovere e relazioni alla Commissione sugli interventi che ha intenzione di portare a termine, sarebbe più facile far passare quel messaggio su cui io non farò un passo indietro: chi inquina paga. Intanto, in occasione della prossima seduta fissata per lunedì 20 luglio, è stata convocata l’audizione di delegati del Ministero dell’ambiente per approfondire ulteriormente i prossimi passi verso la bonifica.”