Ex Honeywell: Fars (Prc), “Regione e Mise cerchino azione ponte”

Atessa, ex Honeywell: Fars (Prc), “I lavoratori non possono pagare i ritardi della reindustrializzazione. La Regione e il Mise convochino subito l’azienda per cercare subito un’azione ponte”.

“È il momento di accendere i riflettori sulla vicenda dei lavoratori della ex Honeywell”, dichiara Marco Fars, segretario regionale PRC-SE Abruzzo. “La fuga della multinazionale statunitense, dopo aver ricevuto per anni sussidi da parte dello Stato, ha scippato il territorio e lasciato senza lavoro 360 dipendenti.
Un anno per stendere l’accordo per la cessione alla Baomarc presso il Mise e 6 mesi dopo la firma, l’azienda chiede ulteriori 6 mesi per avviare la riconversione dello stabilimento e l’assunzione di parte dei lavoratori, a causa dell’emergenza covid-19. È grave che i lavoratori siano lasciati nell’incertezza e siano costretti a riaprire una vertenza che si credeva andata a buon fine.
Non possono essere ancora una volta i lavoratori a pagare ulteriori ritardi.
La Regione Abruzzo e il Governo (Mise) si diano una mossa e convochino l’azienda, per dare seguito a quanto già stabilito 6 mesi fa pur nelle forme dovute alla garanzia della sicurezza dei lavoratori in epoca di coronavirus. Facciamo presente che il Governo e la Regione hanno impegnato fondi propri per il subentro della Baomarc.
È bene sottolineare che dei 360 lavoratori della ex Honeywell, solo 162 forse verranno riassorbiti dalla Baomarc. Che fine faranno gli altri lavoratori quando termineranno i benefici degli ammortizzatori sociali in scadenza? Inoltre è bene ricordare che per tutti gli ammortizzatori sociali sono agli sgoccioli e quindi è necessaria una soluzione “ponte” che accompagni e sostenga il reddito dei lavoratori fino a quando non saranno riassorbiti dalla Baomarc.
Occorre massima vigilanza sui tempi della riconversione e sul riassorbimento delle maestranze, le furberie non sono concesse. Il valore degli immobili e le agevolazioni concesse alla Baomarc devono restare legati al ritorno al lavoro per il numero più ampio possibile di lavoratori.
Onde evitare sorprese è bene che Consiglio regionale e Parlamento si adoperino per sostenere il reddito di tutti i 360 lavoratori ex Honeywell, nel caso in cui i tempi della definitiva acquisizione da parte di Baomarc dovessero allungarsi. Vanno trovate soluzioni anche per coloro che dovessero rimanere fuori dal ciclo produttivo e sarebbe davvero una beffa se i lavoratori in attesa di dover essere reintegrati si ritrovassero con ammortizzatori sociali scaduti. E ancor peggio che non ci sia un futuro per coloro che non saranno riassorbiti dall’azienda.
È fondamentale quindi strutturare una soluzione ponte che garantisca i lavoratori.”