Sgominata la banda delle carte d’identità, furti anche a L’Aquila

Sgominata la banda delle carte d’identità, furti anche a L’Aquila. Sette arresti e indagini dei Carabinieri su 22 colpi; 1.200 le carte rubate.

Sgominata la cosiddetta banda delle carte d’identità, ritenuta responsabile di 22 furti a danno di uffici comunali, esercizi commerciali, agenzie di servizi, messi a segno nelle province di Ancona, Pesaro Urbino, L’Aquila, Benevento, Arezzo, Bari, Caserta, Salerno e Napoli. Sette le persone finite o in carcere o ai domiciliari in esecuzione di un’ordinanza del gip di Ancona. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Osimo.

I sette arrestati, di origine partenopea, sono ritenuti responsabili in concorso di furti pluriaggravati e alcuni di loro anche di ricettazione. Sono stati fermati tra i Comuni di Napoli, Somma Vesuviana, Brusciano, Sant’Antimo e Cercola.

Le indagini, condotte dai carabinieri di Numana e coordinate dalla Procura di Ancona, sono durate sei mesi, partendo da un furto avvenuto all’interno della sede del Comune di Sirolo il 20 agosto scorso: i ladri avevano portato via equipaggiamento della polizia municipale. Negli altri furti avvenuti in un periodo successivo, la banda aveva rubato carte d’identità, denaro, strumenti e altri generi di beni, dopo aver neutralizzato con scaltrezza e professionalità i sistemi di allarme e di videosorveglianza. Sono state sottratte in tutto circa 1.200 carte d’identità e beni per un valore complessivo di 50 mila euro.

Alcune carte sono state reimpiegate nel circuito dell’immigrazione clandestina: il 17 settembre dell’anno scorso, in Grecia tre siriani sono stati arrestati per possesso di carte d’identità rubate nel Comune di Montella; il 26, sempre in Grecia, alcuni sudanesi e iracheni sono stati trovati in possesso di sette carte d’identità asportate dal Comune di Bitetto; il 13 gennaio di quest’anno all’aeroporto di Fiumicino personale della Polizia di frontiera ha controllato un siriano in possesso di un documento identificativo asportato da Mondolfo; il 23 dello stesso mese al casello autostradale A14 di Fano gli inquirenti hanno sequestrato arnesi da scasso e chiavi alterate, occultati all’interno del portabagagli di una Fiat 500 con a bordo quattro degli indagati in trasferta per l’ennesimo furto. Quattro di loro sono stati trovati in possesso di beni asportati da un negozio di Pomigliano d’Arco, durante la notte del 15 febbraio, ma senza avere preso parte al furto. Da qui la contestazione del reato di ricettazione.