Pescara: Cgil, “Sulle Naiadi la politica scelga e si assuma le responsabilità”

La Cgil torna a chiedere alla politica di occuparsi della situazione del centro sportivo Le Naiadi di Pescara: “La politica scelga e si assuma la responsabilità!”.

“Dopo numerose richieste d’incontro e diverse sollecitazioni nei confronti della Regione Abruzzo, a oggi del futuro del complesso sportivo Le Naiadi di Pescara sembra non esservi traccia”, denunciano Luca Ondifero della Cgil di Pescara e Guido Cupido della Slc Cgil Abruzzo. “Eppure ricordiamo bene le numerose querelle politiche, quando si discuteva della necessità di dover riaprire il centro sportivo dopo il fallimento della precedente gestione.
Oggi il centro sportivo è chiuso al pubblico in ottemperanza alle vigenti disposizioni Ministeriali legate all’emergenza sanitaria in corso e i lavoratori del centro hanno fatto domanda per accedere alle varie forme di sostegno al reddito previste dal legislatore. Queste settimane di chiusura, almeno per noi, non sono trascorse invano. Sono stati molteplici i momenti in cui ci siamo confrontati, con gli attuali gestori dell’impianto, al fine di definire un piano indispensabile alla riapertura in sicurezza del centro sportivo, declinando le linee guida del Protocollo nazionale sulle norme anti contagio da Covid-19.
Abbiamo lavorato con il contributo di tutti per farci trovare pronti, quando sarà consentito, alla riapertura del centro sportivo, all’interno del quale lavorano più di 60 addetti che dovranno garantire la possibilità a tutta la cittadinanza di tornare a praticare attività sportiva in tutta sicurezza.
All’attuale situazione di incertezza, legata alla condizione sanitaria del nostro Paese, si somma la situazione di incertezza sul futuro delle Naiadi per la prossima scadenza dei termini di affidamento temporaneo dell’impianto sportivo, prevista nel mese di luglio.
Crediamo che in un siffatto contesto ognuno sia chiamato a fare la propria parte, a partire dalla regione Abruzzo che è e rimane proprietaria dell’impianto sportivo.
A oggi le nostre grida di allarme sono rimaste inascoltate e questo rischia di pregiudicare il futuro delle Naiadi di Pescara, dei suoi lavoratori e di ciò che il centro sportivo rappresenta per l’intera collettività.
Quali sono i progetti sul futuro della struttura sportiva? Quali sono i tempi di realizzazione? Queste solo le domande a cui abbiamo chiesto alla Regione Abruzzo di dare risposte, senza le quali il rischio è che uno dei complessi sportivi più grandi d’Europa sia destinato nuovamente a sprofondare in quel limbo che, vogliamo credere, non è utile a nessuno.
Deve essere chiaro a tutti che la Slc Cgil e la Cgil di Pescara non accetteranno di rivivere l’incubo che solo qualche mese fa i lavoratori e la collettività intera hanno vissuto con la chiusura forzata dell’impianto, anche per responsabilità politica. La Cgil è stata e resterà accanto ai lavoratori per dare a tutti una possibilità di ripartenza e si batterà contro una politica che oggi appare distratta a questo tema e poco attenta a quella funzione che lo sport riveste nel tessuto sociale che, oggi più di ieri, deve favorire un graduale ritorno alla normalità.”