Terremoto: Legnini firma 4 ordinanze per la ricostruzione

Terremoto: il commissario Legnini firma 4 ordinanze per la ricostruzione; poteri straordinari per quella pubblica e semplificazioni per la privata.

“Se vogliamo dare una svolta netta alla ricostruzione pubblica occorrono norme straordinarie”, ha dichiarato il commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, nel corso di una videoconferenza stampa in cui ha illustrato le 4 nuove ordinanze, tra cui la “100”, quella sulla semplificazione per il recupero dell’edilizia privata.
“Per la pubblica servono, nella sostanza, l’applicazione generalizzata della procedura negoziata per importi inferiori alla soglia comunitaria di 5,3 milioni di euro e poteri straordinari in capo al commissario. Poteri che consentano di provvedere in deroga delle situazioni più critiche e complesse, in quelle dove vi sono impedimenti tali da richiedere un intervento derogatorio”.

Legnini ha citato il “modello Genova” adottato per la ricostruzione del ponte Morandi, anche se ha sottolineato di “non amare i modelli e le due situazioni sono molto differenti, ma queste sono le condizioni per produrre una svolta sulla ricostruzione pubblica”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il commissario Legnini ha anche annunciato che della possibilità di andare verso poteri straordinari in capo al commissario ne ha già parlato con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e che il governo starebbe valutando la richiesta.

“Sulla ricostruzione privata chiediamo qualche ulteriore norma sui temi della conformità urbanistica che troppo stesso costituisce fattore di rallentamento”. Giovanni Legnini ha inoltre spiegato la necessità di “superare” le piccole difformità urbanistiche che si riscontrano nell’elaborazione dei progetti di ricostruzione o restaurazione degli edifici danneggiati dal sisma. In particolare, ha spiegato il commissario, “si rende necessaria la norma per gli edifici realizzati dopo il 1967, mentre per i fabbricati antecedenti la conformità non viene richiesta”.

“Chiediamo al governo una norma per sostenere l’economia e lo sviluppo dei territori colpiti dagli eventi sismici”, ha aggiunto Legnini, sottolineando “l’importanza di sostenere queste zone che già vivevano in uno stato di emergenza prima del terremoto, per via dello spopolamento e di un progressivo impoverimento.
Vorremmo introdurre una misura stabile per sostenere le attività produttive, il turismo, la cultura e le infrastrutture digitali, così che questi territori abbiano strumenti per attrarre o trattenere persone. Il modello di riferimento è quello del 4% introdotto nel cratere sismico dell’Abruzzo, cioè svincolare una quota delle risorse per la ricostruzione pubblica per alimentare programmi annuali e stabili nel tempo”.

Altre 200 nuove assunzioni, oltre alle 200 recentemente sbloccate, per rafforzare il personale degli Uffici speciali, dei Comuni e per l’adeguamento della struttura commissariale sono inoltre alcune delle richieste che il commissario straordinario Giovanni Legnini ha avanzato al Governo per imprimere “un svolta decisa alla ricostruzione pubblica e privata.

“Il rafforzamento della struttura commissariale è necessario, perché così come concepita e organizzata non è adeguata per far fronte alle necessità”, ha aggiunto il commissario che ha anche detto di aver chiesto all’Esecutivo di avviare un ragionamento sull’istituzione di un Dipartimento delle ricostruzioni presso la presidenza del Consiglio.

Le quattro nuove ordinanze, emanate per la ricostruzione del Centro Italia colpito dagli eventi sismici del 2016, sono state firmate oggi dal commissario Giovanni Legnini: hanno come temi la semplificazione, il primo elenco dei Comuni più colpiti, i fondi Inail e la delega alle amministrazioni comunali per istruire le pratiche finalizzate alla riparazione degli immobili.
Quella per la semplificazione il commissario l’ha chiamata “Ordinanza 100”, definendola un punto di arrivo e contemporaneamente una base di partenza per “arrivare alla definizione di un testo unico per la ricostruzione privata”.
Tra i punti salienti contenuti dall’ordinanza sulla semplificazione c’è la certezza dei tempi per le pratiche e la concessione del contributo: 70 giorni nei casi più semplici, 130 al massimo in quelli più complessi.

“Oggi il tempo medio di percorrenza di una pratica è di 337 giorni nelle Marche, 281 in Lazio, 258 in Abruzzo, 203 in Umbria”, ha detto Legnini. “Lo Stato torna a fare il suo mestiere, non più ingegnere, ma controllore ed erogatore: l’attività degli Uffici, finora assorbita in prevalenza dall’istruttoria delle pratiche, sarà concentrata sui controlli preventivi – 1 domanda su 5 a estrazione – e successivi al contributo. Si prevede che i controlli riguarderanno almeno un terzo delle pratiche. La semplificazione non sarà un cedimento alla legalità e alla trasparenza”.

L’altra “principale” ordinanza è quella che ha portato alla definizione del primo elenco dei comuni “maggiormente colpiti”: ne sono stati individuati 44 nelle 4 regioni. In Abruzzo: Campotosto, Capitignano, Valle Castellana, Cortino, Montereale e Torricella Sicura. Nel Lazio: Amatrice, Accumoli, Leonessa, Cittareale, Posta e Borbona. Nelle Marche: Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Gagliole, Gualdo, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Pioraco, San Ginesio, San Severino Marche, Sarnano, Serrapetrona, Tolentino, Valfornace, Visso, Ussita, Amandola, Montefortino, Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Force, Montemonaco e Montegallo. In Umbria: Norcia, Cascia e Preci.

L’ordinanza Inail è tesa invece a finanziare gli interventi per la sicurezza dei luoghi di lavoro e ora “finalizzati anche all’adeguamento alle nuove norme anti Covid-19 in tutte le aziende del cratere e nei cantieri della ricostruzione”.

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