Coronavirus Abruzzo: Marcozzi (M5s), “Ordinanze Marsilio pericolose”

Coronavirus Abruzzo: Sara Marcozzi (M5s) critica le ordinanze del governatore Marsilio che in Abruzzo anticipano la fase 2 del Governo Conte, creando “pericolose conseguenze legate all’inadeguatezza dell’attuale Giunta regionale”.

“Gli ultimi tre giorni hanno segnato il picco del pressappochismo, della confusione e dell’inadeguatezza della Giunta Lega-FDI-FI e del Presidente Marsilio, tra (dis)ordinanze fatte circolare, poi ritirate, poi modificate e infine pubblicate di notte”, dichiara Sara Marcozzi, capogruppo in Regione del M5s. “L’unica cosa chiara è che, pur di ubbidire agli ordini di scuderia che arrivano dai vertici di partito e contravvenire ai Dpcm del premier Conte, Marsilio è andato contro il buonsenso e il principio di precauzione, aprendo liberamente alle passeggiate nei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore nel pieno del weekend del 1° maggio.
E le pericolose conseguenze di tanta imprudenza si sono immediatamente riscontrate a Pescara, dove le persone si sono riversate a migliaia sul lungomare, chi a passeggio, chi in bicicletta, chi col gelato in mano, in molti senza mascherina e non rispettando le distanze interpersonali di almeno due metri.
Insomma la Giunta Marsilio ha generato il caos, creando tutte le migliori condizioni affinché il rischio di contagio torni ancora una volta ad aumentare. Troppo impegnata a fare opposizione al Governo Conte per amministrare la Regione Abruzzo e assolvere ai propri compiti: a oggi, in Abruzzo il tempo medio per avere la risposta di un tampone è di 15 giorni, l’indice di contagiosità R0 non è stato elaborato, non esiste un piano per effettuare test sierologici a tappeto. Ma grazie a Fratelli d’Italia gli abruzzesi potranno fare passeggiate a cavallo.
Nella giornata del 30 aprile sono state emanate tre (dis)ordinanze. La prima, la n.50 è stata prima fatta circolare su WhatsApp in una versione diversa da quella che è stata poi pubblicata. A questa erano state tolte le apertura dei fiorai e vivai per la festa della mamma e quelle ad hoc di attività commerciali per i comuni di Bellante (Teramo) e Ortona (Chieti), rispettivamente per i giorni 2 maggio (festa patronale di Sant’Atanasio, Santa Croce e San Francesco di Paola) e 4 maggio (proprio in corrispondenza della festa del Perdono di San Tommaso). Punti che sono stati poi recuperati nella notte, quando è stata emessa la (dis)ordinanza n.52, che dà il via libera ad altre attività sportive e corregge alcune storture della n.50.
Viene da pensare che la Giunta pubblichi ordinanze senza nemmeno leggerne il contenuto, dal momento che nel giro di poche ore sono stati costretti a correggerla. In mezzo a queste due, abbiamo la (dis)ordinanza n.51 che dà il libera tutti agli spostamenti nei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, forzando la mano del governo che, per voce del Ministro Boccia, ha già chiesto di aspettare solamente fino al 18 maggio per fare pianificazioni e aperture calibrate sulle singole Regioni.
Alla fine di tutto, agli abruzzesi rimane solamente il caos causato dalle tre (dis)ordinanze firmate Marsilio. E l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno adesso, nel momento in cui i numeri dei contagi calano e ci avviciniamo alla fase di convivenza con il virus, è proprio la confusione, che può causare nuove occasioni di contagio e un altro aumento delle positività, che potremmo non essere pronti ad affrontare. Se questo dovesse succedere, invito Marsilio, se ne è capace, ad assumere su di sé tutte le responsabilità del caso e a valutare di conseguenza la propria posizione.
Limitarsi a scaricare sulla cittadinanza il compito di proteggersi, invitando a usare mascherine e tenere la distanza di sicurezza, non può essere sufficiente”.

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