Pescara: degrado in Via Rigopiano, il Comune interviente

Pescara: degrado in Via Rigopano, il Comune interviene. Nei giorni scorsi decine di famiglie residenti in Via Rigopiano a Pescara lamentavano la presenza di alcuni balordi in un fabbricato in abbandono. Un malcostume che si perpetrava da almeno due anni. Tossici in cerca di un riparo per consumare la dose giornaliera, ma anche sbandati senza fissa dimora e negli ultimi mesi, anche la presenza di alcune prostitute. Una situazione indecorosa ed invivibile che ha portato alcuni cittadini a manifestare il proprio disagio. L’ultimo episodio alcuni giorni fa, quando sotto una palazzina al civico 40, sono state danneggiate una decina di automobili. Chiesto l’intervento delle forze di Polizia e del Comune. E la risposta da palazzo di città non si è fatta attendere. Il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, ha annunciato che per gli accampati di Via Rigopiano è in arrivo un’apposita ordinanza per la messa in sicurezza della struttura privata abbandonata.

“La lotta contro il degrado che in questo particolare momento storico interessa le città e tocca anche Pescara non si arresterà. L’Amministrazione ha ingaggiato un’azione intensa su varie zone sensibili della città, fra queste rientra di certo anche la casa abbandonata in via Rigopiano, dove si interverrà come fatto in situazioni simili, attraverso un’azione interforze perché lo stabile, proprietà privata, venga liberato e non sia più un covo di degrado. La situazione è stata segnalata alla Polizia Municipale, si agirà come accaduto di recente nello stabile sulla Tiburtina, anch’esso privato, in modo da consentire la bonifica e la messa in sicurezza della struttura, che in quanto fatiscente è un pericolo per la pubblica incolumità.

Un’attività che porterà non solo allo sgombero, ma anche alla richiesta ai proprietari di provvedere alla chiusura dello stesso, anche tramite ordinanza. Si tratta, ha concluso il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, di un’azione indispensabile, perché i focolai del degrado sono diversi, vanno affrontati in modo repressivo, ma non solo, a questi fenomeni va dedicata un’attenzione costante, come capita per le aree di risulta, dove sono ormai quasi quotidiani gli sgomberi e la promozione di un’attività anche dal punto di vista sociale in sinergia con le associazioni del settore”.