Pescara: è morto in ospedale l’ex sindaco Carlo Pace

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E’ morto all’alba di oggi in ospedale l’ex sindaco di Pescara Carlo Pace: nel primo pomeriggio di ieri era stato investito da un’auto in via Silvio Pellico.

Pace, 81 anni da compiere il 14 ottobre, era giunto in codice rosso al Pronto Soccorso, successivamente è stato ricoverato nel reparto di Ortopedia dell’Ospedale Civile dove i medici gli avevano riscontrato alcune fratture con una prognosi di 40 giorni. L’ex primo cittadino è stato investito ieri, intorno alle 16.00, da un’auto in via Silvio Pellico e cadendo a terra ha perso del sangue. Pace stava attraversando la strada dal marciapiedi lato monte a quello lato mare, nella centralissima via Pellico. L’investitore alla guida della Peugeot 106, un 65 enne di Pescara, si è fermato e lo ha soccorso; sul posto sono giunti il 118 e la polizia municipale, che si è occupata dei rilievi del sinistro. Carlo Pace, ingegnere ed ex docente universitario alla d’Annunzio, è stato alla guida del Comune di Pescara dal 1994 al 2003. L’inchiesta sulla morte dell’ex sindaco dovrà chiarire quali sono le cause che lo hanno portato al decesso poche ore dopo l’incidente. L’attuale sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, ricorda Carlo Pace e precisa che l’ex primo cittadino sarebbe morto per un infarto all’alba di oggi. E’ stata disposta l’autopsia.

La salma dell’ex sindaco è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il pm di turno, Anna Benigni, titolare del fascicolo, è in attesa di ricevere tutta la cartella clinica. Il conducente dell’auto che ha investito Pace, un pescarese di 65 anni alla guida di una Peugeot 106, come da prassi è indagato per omicidio colposo.

(Sotto Carlo Pace sulla spiaggia di Pescara in una foto recente)

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Nato a Pescara il 14 ottobre del ’36, dopo il liceo scientifico Carlo Pace si è laureato in Ingegneria. E’ stato docente di tecnica delle costruzioni presso la Facoltà di Architettura dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Pescara, assistente volontario nell’ateneo di Bari e “visiting professor” presso la Columbia University di New York. Carlo Pace era sposato e padre di due figli. E’ stato autore di oltre 40 pubblicazioni a carattere scientifico e ha svolto l’incarico di consulente della casa editrice Mondadori per la revisione e la traduzione di testi di architettura tecnica. Come ingegnere ed esperto progettista ha ricoperto incarichi professionali di prestigio: è stato coordinatore della Commissione sismica mista della Regione Marche – Consiglio Nazionale delle Ricerche e componente del Comitato tecnico-amministrativo del Provveditorato alle Opere Pubbliche a L’Aquila. Nel ’97, “in considerazione di particolari benemerenze”, e’ stato insignito dal Presidente della Repubblica del titolo di “Ufficiale della Repubblica”. Uomo dinamico, attivo e appassionato di sport è stato campione italiano (categoria juniores) di fioretto e ha partecipato a diversi tornei regionali di tennis. Amava le escursioni in montagna e la navigazione a vela. Nel ’94 è stato scelto dal Polo delle Libertà come candidato sindaco nelle amministrative. Ha vinto le elezioni battendo il candidato della Sinistra, Mario Collevecchio, e dal 1994 al 2003 è stato sindaco di Pescara.

Della sua attività politica diceva: “Governare un Comune è come stare al timone di una barca: è importante avere un buon equipaggio, la Giunta, e armarsi di coraggio, determinazione e serenità. Solo così si possono affrontare i momenti difficili, sicuri di mantenere la rotta giusta: il bene della città e di chi ci vive”.

Il ricordo del Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso

“La scomparsa di Carlo Pace mi addolora profondamente. Ho sempre avuto con lui un rapporto sincero e collaborativo, e i suoi esperti suggerimenti non mancavano mai in tema di infrastrutture, soprattutto se si parlava del porto di Pescara o dell’aeroporto d’Abruzzo. Trovavo spesso i suoi commenti ai miei post su Facebook ed erano sempre nutriti dall’acuta sagacia che tutti – amici e avversari politici – gli hanno sempre riconosciuto. Nei nove anni vissuti in qualità di sindaco di Pescara ha coltivato la visione della ‘città veloce’ dando saggia concretezza alla vocazione naturale del capoluogo come fulcro dell’area metropolitana. Carlo, mi mancheranno il tuo sorriso e i tuoi preziosi consigli. Che la terra ti sia lieve, e che la sofferenza dei tuoi familiari per una perdita così dolorosa e improvvisa possa essere mitigata dalla memoria riconoscente di tutta la tua comunità”.

Il ricordo di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”

“Ho avuto l’onore di essere consigliere comunale della sua giunta. Da lui ho solo e sempre ricevuto richieste di condivisioni o di proposte. Ha amministrato per lunghi anni la nostra Pescara con lungimiranza, stile e soprattutto trasparenza. Un episodio, solo all’apparenza minore, me lo rese caro. Era l’8 agosto del 1995 quando gli rivolsi la richiesta di far suonale alle 8,10 di quel giorno la “Campana del Palazzo di Città”, da anni rimasta silenziosa, per ricordare la Tragedia di Marcinelle. Con grande sensibilità acconsentì onorando a nome della intera Pescara la memoria di quei minatori”.

Il ricordo di Gianni Melilla, deputato Art.1 MDP

Sono molto colpito dalla morte improvvisa di Carlo Pace. L’ho avuto come avversario politico al Comune di Pescara dal 1998 al 2003. Lui Sindaco e io all’opposizione alla guida del centrosinistra. Persona onesta, affabile, di cui sono diventato amico. L’ultima volta ci siamo visti per un caffè un mese fa, a discutere come sempre di Pescara, dei suoi problemi e dell’amato Centro di ricerche astrofisiche da lui voluto e diretto dal Professor Remo Ruffini. Pescara perde un cittadino di straordinaria passione civile. Sono vicino a sua moglie e alla sua famiglia.

Il cordoglio dell’On. Vittoria D’Incecco, Pd

“Ho appreso con immenso dolore l’improvvisa scomparsa di Carlo Pace, un uomo serio, un amministratore capace, un amico”. Così l’On. Vittoria D’Incecco sulla morte dell’ex sindaco di Pescara Carlo Pace. “Ho avuto l’onore – prosegue la deputata – di condividere con lui, da posizioni diverse, l’esperienza amministrativa al Comune di Pescara. Ho avuto modo di apprezzare la sua professionalità, la sua umanità e il suo senso del dovere e delle Istituzioni. Era sempre pronto al dialogo e abbiamo avuto un rapporto di stima e simpatia reciproca. In questo difficile momento  – conclude la parlamentare – esprimo alla sua famiglia tutta la mia vicinanza”.

Il cordoglio di Francesco Maragno, sindaco di Montesilvano

 “Una persone onesta, un uomo giusto e un amministratore pratico e pragmatico dal quale prendere esempio”. Cosi’ il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno commenta l’improvvisa scomparsa di Carlo Pace, ex sindaco di Pescara. “La citta’ di Pescara e tutto il territorio perdono una figura molto importante. Un pioniere della politica di centrodestra, scelto dai cittadini per la sua lungimiranza e attenzione alle necessita’ dei pescaresi. Alla sua famiglia, porgo a nome personale e dell’Amministrazione che mi onoro di rappresentare, le piu’ sentite condoglianze”.

Il ricordo di Carlo Masci, ex assessore nella sua Giunta

“Sono sconvolto da questa notizia che ho appreso questa mattina presto perché oltre ad essere stato suo assessore per nove anni, siamo stati legatissimi. Lo considero un padre politico, un maestro di vita ed un carissimo amico.

La nota della Confcommercio di Pescara

“Un gentiluomo prestato alla politica è l’immagine che meglio identifica la figura di Carlo Pace, uomo di spessore intellettuale e dai modi costantemente gentili. Uno stile ed un garbo che ha sempre mantenuto nei rapporti costanti avuti con la nostra associazione, anche quando ci si è trovati su posizioni contrapposte su alcune tematiche di interesse della città”.

Il ricordo del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini

“La scomparsa improvvisa di Carlo Pace ha lasciato in tutti noi un senso di vuoto, perché ieri abbiamo appreso dell’incidente, ma non immaginavamo un epilogo simile. Oggi Pescara perde prima di tutto un uomo per bene. Io ho avuto modo di conoscerlo meglio quando si era allontanato dalla vita politica, mantenendo comunque le sue passioni. Carlo Pace è stato una persona limpida, pulita e appassionata della sua Città, che ha continuato a seguire anche dopo la fine del suo lungo mandato da sindaco, scelto con l’allora neonato meccanismo dell’elezione diretta nel ’93, che lo ha visto per due mandati a Palazzo di Città. Una presenza sensibile e stimata, la sua, tanto che non avevo avuto difficoltà a confermarlo come componente del Comune all’ICRAnet che è stata la sua creatura, un’istituzione a cui teneva molto. Ci sentivamo spesso sulle questioni della Città e la sua è sicuramente una voce che ci mancherà molto. Personalmente mi stringo al cordoglio della moglie, dei figli e dei nipoti, lo faccio anche da sindaco interpretando di certo il pensiero della città che lo ricorda con affetto”.

Il ricordo del presidente del Consiglio Comunale di Pescara, Antonio Blasioli

“Mi ha sempre piacevolmente impressionato lo spirito partecipante di Carlo Pace a molte delle iniziative della città. A prescindere dal passato da sindaco, dall’appartenenza politica, lui non faceva mancare presenza e supporto quando qualcosa lo interessava e lo avvinceva. Questo è segno di un senso civico innato, mite ed elegante come era lui. La città perde un testimone importante e un cittadino appassionato del suo futuro.”

Il ricordo del coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini 

“Con Carlo Pace scompare a Pescara uno dei ‘pionieri’ di Forza Italia in Abruzzo, il primo sindaco che ha operato sotto il simbolo del Cavaliere a Pescara nel 1994, dunque agli albori del movimento, e poi di nuovo confermato nel ’98. Con lui se ne va il simbolo stesso di un’epoca politica, di dieci anni vissuti intensamente, corsi via velocemente, un’epoca di grandi cambiamenti, ma anche di grande crescita per la città di Pescara, che ha saputo portare a maturità per poi passare le consegne alle giovani generazioni. Carlo Pace ha saputo rappresentare l’eleganza della politica, che non ha mai significato distanza dai problemi della città o del popolo, ma era quell’eleganza che gli ha permesso di proiettare il ‘bello’ sul territorio. È stato il sindaco capace di portare per la prima volta i ‘grandi eventi’ nel capoluogo adriatico, di pensare in grande, di rendere Pescara la piccola capitale del centro-Italia. Alla sua famiglia, che lo ha sempre costantemente seguito negli anni da primo cittadino, va l’affetto e il dolente abbraccio di Forza Italia tutta”.

Il ricordo del Prof. Remo Ruffini, Direttore ICRANet

“Con grande dolore apprendiamo della morte inaspettata di Carlo Pace. Egli, in qualità di Sindaco, con una costante ampia visione del futuro sviluppo di Pescara e dell’Abruzzo, fin dal 1994 espresse la volontà di accogliere a Pescara la sede centrale dell’ICRANet. Ha seguito personalmente la ristrutturazione della vetusta stazione ferroviaria e la sua trasformazione in centro di ricerca internazionale, approvato nel 2005 all’unanimità dalla Camera e dal Senato. Membro del Comitato Direttivo dell’ICRANet, ha seguito costantemente, con profonda  intelligenza e grande dedizione e passione, le nostre attività di ricerca ed insegnamento. I membri del comitato direttivo, del comitato scientifico, della Faculty, lo staff amministrativo, il personale tutto e gli studenti dell’ICRANet si uniscono al Direttore nel formulare il loro più profondo cordoglio alla moglie Rosanna, e ai figli Bruno e Laura.”

Il ricordo di Moreno Di Pietrantonio, segretario cittadino del Pd

 “La notizia della morte improvvisa  dell’ex Sindaco di Pescara Carlo Pace  ci addolora profondamente. Pescara perde sicuramente un uomo perbene, leale e appassionato per la sua Città. Il Partito Democratico di Pescara esprime le proprie condoglianze alla famiglia, io personalmente nel ricordare i cinque anni trascorsi in Consiglio Comunale come Consigliere d’opposizione quando Carlo Pace era Sindaco esprimo tutto il mio dispiacere  per la scomparsa di un amico   affabile sempre disponibile  anche nei momenti di scontro politico, le mie più sentite condoglianze alla famiglia per la perdita del caro Carlo.”

Il ricordo di Ermanno Ricci, ex assessore Giunta Pace

” La notizia mi ha profondamente toccato,perchè di Carlo conservo un ottimo ricordo. E’ Lui che mi ha voluto assessore nella Sua Giunta.E’ Lui che convinse Silvio Berlusconi ad inserirmi tra i candidati per le Regionali del 2000. Addolorato,esprimo alla sua gentile consorte ed ai suoi due figli le condoglianze più toccanti.”

Il ricordo di Maurizio Acerbo, Direzione Nazionale Rifondazione Comunista

“La notizia della morte improvvisa di Carlo Pace è davvero tristissima. L’avevo incontrato sabato proprio a due passi dal punto in cui è stato investito. Avevamo conversato a lungo e come al solito era stato affettuosissimo nei miei confronti. Era sorridente, pieno di energia, positivo anche se preoccupato per il declino della città, dell’Abruzzo e del paese in generale. Soprattutto l’assenza di prospettive per i giovani e l’emigrazione di tanti laureati verso l’estero riteneva fossero un dramma perchè impoverivano la comunità delle energie e delle intelligenze migliori. Anche se ero stato il suo più combattivo oppositore devo dire che una delle qualità di Carlo è che non aveva mai tradotto in astio lo scontro politico e la critica. Anzi anche sabato nel nostro ultimo incontro mi ha ringraziato per averlo sempre tallonato. Per me – diceva – sei stato di grandissimo aiuto, ci aiutavi a non sbagliare, tenevi a bada i miei e tante volte io mi potevo fare scudo della tua opposizione. Eravamo pescaresi che a volte si scontravano ma per la comune passione per il bene della città. Carlo è riuscito a essere sindaco senza perdere la gentilezza anche nei momenti di maggiore tensione e tutto sommato a incassare con stile anche le contestazioni con cui a volte ridicolizzavo la sua amministrazione. Non si è mai dimostrato permaloso. Non ha mia delegittimato l’opposizione che certo non era tenera. Ci siamo lasciati ripromettendoci di rivederci presto. Lo ricorderò sempre con affetto. Alla moglie, ai figli e ai familiari tutto il mio più sincero cordoglio.”

Il ricordo di Armando Foschi e Berardo Fiorilli dell’associazione “Pescara mi piace”

“Carlo Pace ha rappresentato senza alcun dubbio il sindaco della ‘rinascita’ di una Pescara che usciva dalle drammatiche turbolenze di Tangentopoli, un professionista serio ‘prestato’ alla politica e che in quella politica ha saputo garantire quella stessa serieta’, nobilta’ e rigore che erano segni distintivi del suo carattere. Per nove anni ha saputo guidare un territorio non facile come Pescara, legando il suo nome a grandi atti e opere, come l’acquisizione dell’Aurum e la sua restituzione alla citta’, l’avvio dei lavori del primo lotto della filovia e l’acquisizione delle aree di risulta, iniziative portate avanti insieme a una maggioranza granitica che vedeva la presenza di personaggi del calibro dell’onorevole Nino Sospiri e Lucio Candeloro. Ma soprattutto in nove anni di governo ha dimostrato che l’onesta’ e’ un valore che in politica si puo’ vantare pienamente solo dopo aver amministrato. Il cordoglio dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ raggiunga la famiglia, la moglie Rossana, i figli e gli adorati nipoti”. Sono le parole con cui l’avvocato Berardino Fiorilli e Armando Foschi, promotori dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ hanno ricordato stamane l’ex sindaco Carlo Pace, scomparso nella notte in conseguenza al grave incidente stradale in cui e’ rimasto coinvolto nel primo pomeriggio di ieri. Soprattutto – hanno aggiunto Fiorilli e Foschi – a Carlo Pace va riconosciuto il merito e il coraggio delle scelte: amava circondarsi di giovani, amava scommettere in politica su uomini e donne che potevano rappresentare il ‘nuovo’ e il futuro, considerava l’inesperienza politica un valore aggiunto per portare nuova linfa vitale nel dibattito. Oggi Pescara ha perso un’altra personalita’ autorevole, e il suo contributo manchera’ alla comunita’. Ci stringiamo al dolore della famiglia e della citta’ intera”.

Il ricordo di Nazario Pagano, coordinatore regionale Forza Italia

“Ho appreso questa mattina della improvvisa scomparsa di Carlo Pace, Sindaco di Pescara per dieci anni. Ho avuto con lui un rapporto di amicizia e di stima per tantissimi anni e sono stato il suo assessore all’urbanistica nel corso del suo secondo mandato. Ti ricorderò e ti ricorderemo con nostalgia e con affetto. Sei stato un eccellente sindaco vera espressione della società civile pescarese e hai lasciato un bellissimo ricordo di te in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti e di frequentarti. Riposa in pace Carlo.”

Il ricordo di Giovanni Pace, ex presidente della Regione Abruzzo

“Carlo Pace era un gentiluomo ed é stato, oltre ad essere un ottimo amico, un amministratore attento e scrupoloso. E’ una grande tristezza la sua scomparsa. Partecipo al dolore della famiglia e al cordoglio dei cittadini e degli amministratori di Pescara”

Il ricordo di Guerino Testa, ex presidente Provincia di Pescara

“Carlo Pace per me e’ stato un grande amico, un consigliere politico, un galantuomo ed un esempio da seguire per tutto ciò che di importante e strategico ha fatto per la nostra città .Un uomo che ha saputo affermare le sue idee a bassa voce ma con grande tenacia .”