L’Aquila, tasse: dopo Pasqua proteste e blocchi stradali

Imprese e rappresentanti politici a L’Aquila pronti anche a marciare su Roma dopo la stangata sulla restituzione delle tasse. Si punta a fare pressing sui ministeri, responsabili in passato del pasticcio con Bruxelles.

Prima un tavolo in Regione subito dopo Pasqua – martedì alle 15 – con tutte le istituzioni, le amministrazioni comunali del cratere sismico e gli ordini professionali; poi un fitto calendario di proteste e manifestazioni non soltanto all’Aquila, ma anche a Roma. L’Aquila dichiara guerra ai “burocrati del governo” e dei ministeri che in Europa e in Italia hanno abbandonato le imprese del territorio colpito dal terremoto del 2009. Il mondo politico e quello imprenditoriale unito contro la richiesta da parte del Governo, di restituire le tasse sospese dopo il sisma, perché ritenute aiuti di Stato. Imprenditori, istituzioni, politici, associazioni di categoria e sindacati sono pronti a scendere in piazza, anche con blocchi stradali, per scongiurare pagamenti milionari che metterebbero in ginocchio un territorio già in difficoltà. Sono già 350 le cartelle esattoriali notificate, istanze gestite dal commissario incaricato del recupero nominato dalla Presidenza del Consiglio. Intanto la giunta comunale dell’Aquila ha formulato un indirizzo affinché le società partecipate dell’ente ricorrano nei confronti della decisione della Commissione europea relativa al recupero dei versamenti tributari sospesi a seguito del sisma.

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