Coronavirus Abruzzo: la storia di Mirco, aquilano, nuovo Alfiere della Repubblica

Coronavirus Abruzzo: dall’Aquila la storia di Mirco, 15 anni, che con un’altra ragazza abruzzese è stato nominato Alfiere della Repubblica dal presidente Mattarella. Il suo impegno per i più piccoli e per le persone in difficoltà.

 

Modelli di cittadinanza positiva, di altruismo e solidarietà, esempi di cui i giovani e il mondo hanno bisogno. Gli Alfieri della Repubblica incarnano proprio questi valori. E tra quelli ai quali il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l’attestato di Alfiere della Repubblica c’è anche un aquilano di 15 anni, Mirco Frattura. Un ragazzo in gamba, con delle grandi passioni: auto, pallavolo ma soprattutto aiutare il prossimo. Fa parte anche di un’associazione che si occupa di disabili.

Un ragazzo, Mirco, che si è distinto come costruttore di comunità e il suo impegno, la sua azione, la sua testimonianza di vita sono stati riconosciuti e premiati. In particolare, lui presta la sua opera volontaria nel centro Punto Luce a Sassa , una frazione dell’Aquila. Un centro nato dopo il sisma gestito da Save the Children, Mirco si è occupato e si occupa di sport e laboratori per i più piccoli. In una società in cui i giovani spesso sono considerati solo in un certo verso, la storia di Mirco e della sua collega premiata a Castelli insegna che ci sono tanti esempi positivi di ragazzi speciali e attivi anche nel bellissimo Abruzzo. Giovani che si mettono a disposizione delle proprie comunità con la loro freschezza, con la loro semplicità, genuinità e con il loro altruismo. Caratteristiche da esaltare in una società in cui spesso si vanno ad evidenziare solo le azioni negative.

 

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