Rifiuti: Cupello ambiente, indagini e mobilitazione per il sequestro Civeta

A Cupello non si ferma la mobilitazione di Comuni e cittadini dopo il sequestro della terza vasca dell’impianto del Civeta per la gestione dei rifiuti non pericolosi. Intanto proseguono le indagini della Procura di Vasto per reati ambientali.

Lo scorso 20 marzo i Carabinieri del Noe (nucleo operativo ecologico) di Pescara hanno sequestrato preventivamente la cosiddetta terza vasca della discarica per rifiuti non pericolosi della Cupello Ambiente srl, nel polo tecnologico di proprietà del Consorzio intercomunale Civeta, in relazione alla violazione di norme a tutela dell’ambiente e di quanto stabilito nell’autorizzazione integrata ambientale. Il sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Vasto nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura, si è reso necessario dopo l’accertamento del conferimento di rifiuti extra-regione negli anni 2017-2018, provenienti prevalentemente da Puglia, Campania e Lazio: una condotta, questa, che avrebbe portato al precoce esaurimento dell’invaso nel giro di due anni a fronte dei sette previsti, con il conseguente rischio per la tenuta dell’intero sistema di gestione dei rifiuti, approvato dalla L.R. 05/18.

E se da una parte le indagini della magistratura vanno avanti per accertare il reato ambientale, dall’altra non si ferma la mobilitazione di cittadini ed enti, preoccupati per la richiesta avanzata dalla Cupello ambiente, società privata che gestisce l’impianto pubblico del Civeta, per l’apertura di una quarta vasca su un terreno privato, adiacente alla discarica già esistente che insiste su suolo pubblico.

Sulla vicenda l’associazione Nuovo senso civico esprime le proprie perplessità per bocca del presidente Alessandro Lanci, che parla di una gestione sbagliata dell’impianto che ha portato al precoce esaurimento della capacità delle vasche già esistenti, al punto da indurre la Cupello ambiente a richiedere l’apertura di una quarta vasca.

Si dice perplesso anche l’ingegner Tommaso Giambuzi di Nuovo senso civico, che esprime dubbi sulla sicurezza dell’apparato già esistente, a causa anche della vicinanza ai piedi della discarica di un impianto di estrazione di metano.

Il servizio del Tg8 :

Anna Di Giorgio: