Covid, il Pescara Fiere di Via Tirino pronto per il piano vaccinale di massa

Il Pescara Fiere di via Tirino si prepara ad accogliere la popolazione per il piano vaccinale di massa

Il polo fieristico di Via Tirino, finora utilizzato per lo screening di massa, sarà la seconda sede attiva per la somministrazione alla popolazione del vaccino anti-Covid. Una notizia positiva emersa dal sopralluogo effettuato questa mattina, al quale hanno partecipato il sindaco Carlo Masci, l’assessore Eugenio Seccia, il comandante della Polizia municipale Danilo Palestini, dirigenti e funzionari del  Comune, i responsabili della Protezione Civile locale e il coordinatore della campagna vaccinale della Asl, Rossano Di Luzio

La riunione operativa, promossa dall’assessore Seccia, era finalizzata all’organizzazione degli spazi interni alla struttura, la cui disponibilità è stata confermata a titolo gratuito dall’imprenditore Franco Danelli.

“Da mercoledì saremo in grado di mettere a disposizione della Asl di Pescara – ha detto il sindaco Carlo Masci – un centro vaccinale con 12 postazioni, più 4 per i medici di base, per effettuare fino a 1.500 vaccinazioni al giorno. Saremo pronti per quando arriveranno i vaccini promessi, fino ad allora continuerà a essere operativo il PalaBecci, dove abbiamo già vaccinato circa 10.000 persone. Confido, lo ripeto ancora una volta, nel senso di responsabilità di tutti”.

“Ritengo il Pescara Fiere – ha affermato l’assessore alla Protezione Civile, Eugenio Seccia – il luogo migliore dove eseguire un’attività come questa, che non ha precedenti a Pescara. Permette infatti di dar vita all’accelerazione che oggi è necessaria per portare in sicurezza l’intera cittadinanza nei tempi più veloci possibili. Oltretutto i padiglioni, che abbiamo utilizzato con ottimi risultati per l’effettuazione dei tamponi rapidi nei fine-settimana, offrono abbondanti garanzie sia sotto l’aspetto logistico che della sicurezza. Il mio auspicio è che la fornitura annunciata di dosi di vaccino sia tempestiva; una cosa è certa, noi siamo pronti perché vogliamo davvero vedere la luce in fondo al tunnel”.