Covid Avezzano: Asl, presto posti letto in terapia intensiva

Covid: Asl, presto posti letto terapia intensiva ad Avezzano.

Un piano, di imminente attuazione, per allestire posti letto di terapia intensiva covid evitando “il ricorso ai moduli prefabbricati che per il loro utilizzo richiederebbero lavori di adeguamento e tempi molto lunghi”, è stato predisposto dalla Asl provinciale dell’Aquila nell’ospedale di Avezzano.

Lo annuncia il direttore sanitario dell’ospedale di Avezzano, Lora Cipollone, nel fare il punto della situazione anche in merito alle affermazioni del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio.

“La direzione sanitaria dell’ospedale – spiega la Cipollone – già prima dell’ipotesi di utilizzo dei moduli, si è mossa con ampio anticipo per individuare posti letto di terapia intensiva in spazi alternativi alla Rianimazione, in cui sono in corso i lavori di integrale rifacimento, strutturale e impiantistico”. “In questo senso – aggiunge la dirigente – è stato messo a punto un piano, già definito e pronto per essere attuato, che garantirà l’assistenza dei pazienti in totale sicurezza e con l’individuazione di percorsi separati sporco/pulito per l’emergenza covid”.

“Tale piano”, continua, “è stato elaborato dopo un accurato studio che ha riguardato i requisiti tecnico- strutturali degli spazi e tutti gli altri aspetti. Un lavoro di équipe che ha coinvolto, oltre alla sottoscritta, la responsabile della rianimazione, Rosaria Coletta, il direttore dell’ufficio tecnico, ing. Federico D’Aulerio, e il responsabile del servizio prevenzione e protezione, ing. Stefano Filauri”.

“L’avvio di questa riorganizzazione, che ci permetterà di disporre di posti letto di terapia intensiva, è imminente e sarà concomitante alla consegna dei lavori del secondo lotto della rianimazione che farà seguito a quelli, già in corso, del primo. Quando i lavori saranno terminati la rianimazione, oltre a disporre di locali rinnovati sotto tutti gli aspetti, – conclude la dottoressa Cipollone – avrà accessi separati per pazienti ordinari e covid”.