Atto vandalico a Rancitelli, la solidarietà dell’Amministrazione comunale

Atto vandalico a Rancitelli, la solidarietà dell’Amministrazione comunale di Pescara. L’assessore Del Trecco: “Il vicepresidente Pettinari si rivolga al Governo che ha bloccato gli sfratti. Non serve cercare solo spazio sui giornali”. Il sindaco Masci: “Esprimo solidarietà a chi ha subito un odioso atto vandalico”. La replica di Domenico Pettinari del M5S.

“Rivolgo la mia solidarietà al cittadino vittima di un odioso atto vandalico compiuto ai danni dell’auto di proprietà, in sosta sotto casa nel quartiere Rancitelli; episodio dinanzi al quale, come amministrazione, esprimiamo tutta la nostra vicinanza a chi ne ha subito gli effetti morali e materiali. Restiamo quindi in attesa di conoscere, da parte delle forze preposte alle indagini, chi siano gli autori e quale ragione abbia mosso la loro mano>: con queste parole il sindaco Carlo Masci ha commentato quanto accaduto nel quartiere periferico di Pescara, dove si torna per l’ennesima volta a parlare di livelli di sicurezza . <Una cosa è certa – ha continuato il primo cittadino – contrasteremo, grazie all’impegno del Prefetto e del Questore, chiunque pensi di poter vivere nella violenza e in barba alla legge”.

Altra questione è quella della presenza  di frange criminali nel quartiere Rancitelli che sarebbe in qualche modo dovuta – secondo l’esponente del M5S, Pettinari – alla rioccupazione abusiva degli alloggi ATER già a suo tempo liberati dall’amministrazione.

“Nulla di più falso. A oggi nessuno di quegli alloggi Ater – è intervenuta a chiarire l’assessore all’Edilizia residenziale pubblica Isabella Del Trecco – è stato illegittimamente riconquistato, in quanto quelle stesse case sono state subito riassegnate agli aventi diritto. Credo che Pettinari abbia sbagliato destinatario: avrebbe dovuto rivolgersi al Governo di Roma che, escludendo soltanto i casi previsti dagli articoli 633 e 639 del codice penale, ha bloccato gli sfratti fino a tutto il 31 dicembre 2020. A fronte di questo, come può il vicepresidente del Consiglio regionale fare una tale confusione? Ma la domanda che gli rivolgo è anche un’altra: perché egli, come rappresentante del popolo eletto in Consiglio regionale ove svolge funzioni di Vicepresidente, essendo a quanto pare in possesso di informazioni circa l’uso contra-legem del patrimonio pubblico, non procede a denunciare gli abusivi? E’ questo un preciso dovere di un uomo pubblico ed è grave che egli non si sia finora attivato in questo senso, anche perché le case Ater vedono la Regione direttamente interessata. Ogni qualvolta vi è stata una segnalazione di violazioni ai danni del patrimonio pubblico, la Polizia municipale è prontamente intervenuta, come fa quotidianamente. Altrimenti, significa che il rappresentante del M5S cerca solo spazio sui giornali”.

“Contrariamente a quello che si sostiene –  ha affermato il capogruppo di Fdi in consiglio comunale Fabrizio Rapposelli –  in accordo con la Regione a guida FDI, e con quanto programmato con il sindaco Masci e con la maggioranza in Consiglio comunale, da tempo abbiamo individuato la soluzione per risolvere un problema non solo annoso ma direi radicato a Rancitelli: noi abbatteremo il “ferro di cavallo”, il fabbricato che è simbolo del degrado e dell’illegalità. Invito a mia volta lo stesso Pettinari a comunicarci i nomi di quanti occupano abusivamente gli alloggi Ater di cui parla, che oltretutto sono beni di diretto interesse della Regione. Se vorrà passarci le informazioni che dice di possedere, noi saremo pronti ad ascoltarlo con le orecchie spalancate; sappia però, sarebbe davvero grave che un uomo delle istituzioni non ne tenesse conto,  che vige uno stato di diritto e non il far-west e che per procedere agli sfratti – che oltretutto il Governo del M5S ha bloccato – bisogna avere un titolo giudiziario e non solo fare proclami. L’assessore Del Trecco ha operato in questo modo, utilizzando la legge e le procedure consentite. Siamo pronti a continuare su questa strada”.

DOMENICO PETTINARI REPLICA ALL’ASSESSORE ALL’EDILIZIA DEL COMUNE DI PESCARA SU CASE POPOLARI, “IL GOVERNO NON HA BLOCCATO NESSUNO SFRATTO, NULLA DI PIU’ FALSO. SULLA SICUREZZA DAL CENTRO DESTRA UNO SCARICABARILE INDEGNO”.

“Continuano ad arrivare difese di ufficio dal centro destra che pur di seguire logiche di partito sconfessano le denunce di centinaia di cittadini che abitano le periferie: cittadini a cui da anni sono vicino facendomi portavoce delle loro istanze e a cui queste persone dovrebbero iniziare a dare delle risposte. Si arriva ad attaccare le mie battaglia di giustizia definendole demagogia, e a fornire una narrazione fantasiosa sull’operato del governo pur di difendere l’indifendibile, a volte mi viene da pensare fino a che punto le persone possono spingersi per coltivare il proprio orticello politico.  Tralasciando, comunque, le accuse infondate sulla mia persona, (per fortuna ho gli anni di servizio alla comunità che parlano per me), ci tengo a ribadire che nulla di più falso viene detto quando si afferma che il Governo M5S ha bloccato gli sfratti. Infatti tutte le occupazioni abusive fatte in violazione della legge penale,  ovvero occupazioni eseguite sfondandola porta e a per cui è presente un decreto di sequestro possono e devono essere eseguite e non vi è alcun impedimento da parte del Governo centrale.  Il 99% delle occupazioni abusive attuate a Rancitelli è classificabile in questa categoria, quindi si sta dando un’informazione inesatta alla cittadinanza cercando in una logica di scaricabarile la giustificazione all’inerzia del centro destra.

Denuncio da anni queste situazioni al limite e non lo faccio certo sulla base di fantasie, ma sui dati che l’Ater, proprietaria delle case in questione e che ringrazio per la disponibilità, mi fornisce; e  su quello che chi vive tutti giorni quei luoghi mi racconta avendo visto con i propri occhi. Le case del ferro di cavallo sono di proprietà di Regione Abruzzo ed è dalla Regione  e dall’organo preposto alla gestione dell’edilizia residenziale pubblica regionale che voglio spiegazioni. Il resto sono pareri non richiesti di cui i residenti sono stufi, e un po’ anche io. Capisco che per il centro destra l’argomento sia difficile da affrontare con razionalità e buon senso, del resto quando ci si riempie la bocca con slogan sulla sicurezza e poi accadono continuamente atti criminali sotto gli occhi di tutti il boccone deve essere amaro da digerire, ma non è certo con attacchi al sottoscritto e ricostruzioni fantasiose dell’iter normativo sugli sfratti che risolveranno la questione.

La legge regionale 96/96  parla chiaro, ho contribuito io stesso a migliorarla e renderla più stringente. Gli amministratori comunali la studino e poi mi dicano, questi sì che sono dati che dovrebbero fornire loro alla Regione,  se tutti gli abitanti del ferro di cavallo rispondono ai requisiti per l’assegnazione e il mantenimento del diritto di alloggio previsti dalla legge. Nello specifico vorrei capire se tutti gli abitanti del ferro di cavallo o delle periferie più a rischio nella città  1) non si sono mai allacciati alle utenze abusivamente 2) Sono assegnatari con  regolare vincita del bando 3) Non hanno occupato la casa in cui alloggiano 4) Non hanno  ricevuto da altri la casa in logiche di sub affitto 5 ) Hanno la fedina penale pulita.

Se sono pronti a fornire atto ufficiale alla regione in cui si certifica che questi requisiti sono tutti rispettati allora vuol dire che siamo tutti in preda a un delirio di massa e nel quartiere del Ferro di Cavallo si vive come in un paradiso in terra.

Ovviamente non è così, tanto che pensano di risolvere il problema abbattendone una parte, senza però pensare che a poche decide di metri ci sono abitazioni Ater vuote, precisamente in via lago di Capestrano, che con grande probabilità saranno occupate proprio da coloro che oggi occupano il ferro di cavallo che vogliono abbattere. Capisco che per loro prendere un martello e demolire la pubblica proprietà non è una cosa nuova, ma non è così che si risolvono i problemi. Gli amministratori comunali di oggi non sono i primi a tentare di screditare il mio lavoro e non saranno certo gli ultimi. Io continuerò a combattere al fianco dei cittadini, persone oneste che mi sono vicine anche quando dalla politica mi arrivano accuse infondate o addirittura quando dei criminali mi hanno minacciato. Continuerò a combattere vicino a loro e a dare voce alle loro richieste, l’ha fatto in passato, lo faccio ora e lo farò sempre in ogni modo possibile.” così in una nota Domenico Pettinari, Vice Presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo.