L’Aquila: M5s denuncia mancato utilizzo dell’ambulanza donata alla Asl

Il M5S denuncia il mancato utilizzo dell’ambulanza donata alla ASL di L’Aquila. “Un fatto gravissimo: aspettiamo spiegazioni”, dichiarano i pentastellati.

I consiglieri regionali del M5s denunciano il mancato utilizzo dell’ambulanza donata alla Asl 1 di L’Aquila, acquistata con il taglio degli stipendi dei pentastellati. Il mezzo, inutilizzato da un anno e fermo in deposito, era stato comprato insieme ad altre tre ambulanze donate alle altre ASL abruzzesi e in uso presso le stesse, per un totale di 280mila euro, ricavati dal taglio degli stipendi.

Lo spreco è stato denunciato in conferenza stampa questa mattina, venerdì 6 dicembre 2019, dai pentastellati che hanno parlato di un fatto gravissimo.

“Quello che abbiamo scoperto oggi era una delle tante cose che non avremmo mai voluto scoprire e invece il collega Giorgio Fedele, nel corso di una visita ispettiva nella ASL dell’Aquila si è reso conto che quella ambulanza, a distanza di un anno, non è mai stata di fatto utilizzata, e non ha mai servito il territorio della provincia aquilana e del capoluogo”. Lo denuncia il capogruppo pentastellato in Consiglio regionale Sara Marcozzi. “È una cosa che ci lascia esterrefatti anche perché non avevamo dato disposizioni di predisporre e allestire i mezzi di soccorso sulle richieste delle singole ASL e quindi non ci sono davvero scuse per questo ritardo di oltre un anno”.

“Non ci è ancora stata data una spiegazione su quanto accaduto, a parte quella della mala gestio che abbiamo sperimentato negli anni passati e che stiamo sperimentando anche oggi”, aggiunge il consigliere regionale M5s Giorgio Fedele. “Sappiamo soltanto che l’ambulanza ha ancora i sigilli di garanzia quasi integri e che è stata abbandonata in un piazzale per oltre un anno. Tenete presente che questa ambulanza ha percorso meno di 1000 km, quando la media annua è di 30/40 mila chilometri solo per gli interventi di emergenza. Tra l’altro parliamo di un territorio morfologicamente complesso come quello aquilano, per cui avere un mezzo nuovo, all’avanguardia e di cui servirsi, avrebbe permesso di effettuare degli interventi con maggiore sicurezza e tempestività. Resta gravissimo l’accaduto e ho chiesto chiarimenti alla direzione generale, ma sono in attesa di avere una risposta plausibile per una cosa che non è giustificabile”.

 

Anna Di Giorgio: