Meduse in Adriatico: come difendersi. Consigli utili e miti da sfatare

Meduse in Adriatico, come difendersi e cosa fare in caso di contatto e punture? Consigli utili e miti da sfatare. Il vademecum dell’esperto.

Dopo la tragedia avvenuta nelle Filippine, dove una bimba italiana di 7 anni è morta a causa di una reazione allergica da puntura di una cubomedusa, durante una vacanza, ci si interroga su cosa accada nei nostri mari. Le meduse del Mediterraneo, dunque dell’Adriatico, sarebbero meno pericolose rispetto alle meduse tropicali. Un consiglio su tutti, anzi una raccomandazione è quella di risciacquare la parte interessata con dell’acqua di mare. Il vademecum prezioso che ci fornisce Vincenzo Olivieri, medico veterinario, direttore del Museo del Mare di Pescara. (Guarda sotto l’intervista)

ECCO ALCUNI CONSIGLI UTILI: 

  • Innanzitutto, se si viene punti da una medusa, mantenete la calma. Se l’episodio si verifica al largo, niente panico: continuate a respirare regolarmente e tornare a riva. Se siete in compagnia chiedete aiuto per tornare verso la spiaggia. Se invece la medusa viene toccata sul bagnasciuga, uscite dall’acqua e lavate la parte colpita con acqua di mare, in modo da diluire la tossina penetrata. Evitate l’acqua dolce perché potrebbe favorire la rottura delle nematocisti (strutture urticanti che le meduse usano per difendersi) rimaste sulla pelle.
  • Pulite la pelle dai filamenti residui: per rimuoverli, si può usare una tessera di plastica rigida, come una carta di credito, oppure un coltello usato non dalla parte della lama.
  • Applicate un gel astringente al cloruro d’alluminio, meglio se a una concentrazione del 5%. Serve a lenire il prurito e a bloccare la diffusione delle tossine (in farmacia).
  • Se il dolore persiste o ci sono altri sintomi andate al pronto soccorso o chiamare il 118. Se si hanno cioè reazioni cutanee diffuse, difficoltà respiratorie, sudorazione, pallore, mal di testa, nausea, vomito, vertigini, confusione.

COSA NON BISOGNA FARE:

  • Non strofinate la zona colpita con la sabbia.
  • Non usate ammoniaca, urina, aceto, alcol. Sono rimedi inutili e a volte dannosi. Ammoniaca che, invece, può essere usata in caso di puntura di tracina, più comunemente detto ragnolo.
  • Non grattarsi, frenare questa istintiva reazione.
  • Non usate creme al cortisone o contenenti antistaminico.
  • Non prendete sole sulla parte colpita. Per evitare antiestetiche macchie scure, usate una crema a filtro totale.

Il servizio del Tg8 con i consigli dell’esperto, il dottor Vincenzo OLIVIERI

Antonella Micolitti: