Emergenza cinghiali: gli agricoltori chiedono soluzioni

Emergenza cinghiali, gli agricoltori chiedono soluzioni ed invocano misure più severe da parte della Regione Abruzzo.

“La questione dei danni causati dai cinghiali non può continuare ad essere affrontata con le sole dichiarazioni che periodicamente gli amministratori pubblici rilasciano in occasione di ricerche e studi su un fenomeno che il mondo agricolo ha sollevato da tantissimo tempo denunciando le pesanti conseguenze sulle coltivazioni e gli allevamenti oltre che sull’ incolumità delle persone”. Lo afferma, in una nota la Copagri. Il Presidente della Copagri Abruzzo, Camillo D’Amico, invoca misure più severe come ad esempio favorire la selezione nelle aree protette.

Le razzie nei campi ad opera dei cinghiali ormai non si contano più. Ed il fenomeno ha assunto negli ultimi anni soprattutto il carattere dell’emergenza. Gli agricoltori chiedono alle istituzioni interventi seri e misure più severe per poter continuare a coltivare i propri terreni senza veder devastati i raccolti. Il fenomeno della presenza dei cinghiali si è fatto davvero allarmante tanto che negli ultimi tempi sono stati avvistati numerosi ungulati anche in riva al mare nel vastese. E’ necessario, chiedono le associazioni degli agricoltori, che la regione autorizzi un numero decisamente più consistente di uscite per gli abbattimenti selettivi.

L’Assessore regionale all’Agricoltura, Dino Pepe, dal canto suo annuncia dispositivi di controllo sulla popolazione di cinghiali e sottolinea che nel prossimo calendario venatorio è prevista la caccia di selezione alla specie durante tutto l’anno anche sulla neve.