Coronavirus Abruzzo: la protesta dei ristoratori arriva anche all’Aquila

Coronavirus Abruzzo: la protesta dei ristoratori arriva anche all’Aquila. Riconsegna simbolica al sindaco delle chiavi delle attività e da stasera luci accese per l’ultima volta in attesa della riapertura. Crisi gravissima e misure giudicate insufficienti.

Luci accese stasera nelle loro attività e chiavi riconsegnate domani simbolicamente al primo cittadino Pierluigi Biondi. L’iniziativa è dei ristoratori e degli operatori turistici a livello nazionale, recepita anche in città grazie a Daniele D’Angelo, consigliere comunale e referente locale delle due associazioni Horeca e Movimento Imprese Ospitali alle quali si è unito nello spirito anche il neonato movimento RistoratoriAq vs Virus, nato per raccogliersi in un’unica voce in questo momento così difficile. “Ci sentiamo abbandonati – spiega D’Angelo – dai vari decreti come categoria. I danni saranno enormi e molte imprese non riusciranno a sopravvivere. Ai sindaci daremo le chiavi delle nostre attività che loro dovranno recapitare al premier Conte”.

La riapertura delle attività per il 1 giugno, saranno gli ultimi a farlo insieme ad altre categorie, ha provocato non pochi malumori nei ristoratori e proprietari di bar. Si stima una perdita notevole anche con posti di lavoro che potrebbero andar perduti ovviamente. Obiettivo di questa manifestazione è far sentire la loro voce unita considerando che molti avranno anche spese successivamente per adeguare i locali e perderanno il numero di clienti dovendo contingentare gli ingressi, senza contare il risvolto psicologico che potrebbe derivare, si auspica di no, dalla paura di frequentare locali.

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