Vacanze: gli Abruzzesi (non tutti) restano a casa

La maggior parte degli Abruzzesi non va in vacanza, solo il ceto alto diventa sempre più…alto e può permettersi mete lontane quali, ad esempio, il Giappone. L’analisi di Quinto Ippoliti presidente regionale  Assoviaggi

Come spesso accade di questi tempi la crisi morde, i poveri sempre più poveri ma i ricchi sempre più ricchi. Lo sesso vale per i vacanzieri. Quinto Ippoliti, presidente Assoviaggi Abruzzo, fa il punto della situazione: “Il ceto basso resta a casa, nel cento medio c’è una diminuzione delle partenze oltre il 50 per cento, a godersi le agognate vacanze è solo il ceto alto” che sceglie mete come Giappone, Cina e altri paesi non certo a portata di mano. Per il resto le famiglie scelgono le crociere nel mediterraneo, il sud Italia o la Tunisia. Ma la crisi si fa sentire e molti Abruzzesi scelgono di restare a casa.

 

Antonella Micolitti: