Sulmona: attentato Berlino, Tajani e Pinotti ricordano Fabrizia

Pinotti e Tajani a Sulmona per ricordare Fabrizia Di Lorenzo.
Incontro sull’Europa nel primo anniversario attentato di Berlino.

Il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, ieri pomeriggio, a Sulmona, per ricordare Fabrizia Di Lorenzo, la giovane vittima italiana dell’attentato al Mercatino d Natale di Berlino del 19 dicembre di un anno fa. Al Teatro Maria Caniglia, alle si è svolto un incontro promosso dal Comitato “Insieme per Fabrizia Di Lorenzo Onlus”, dedicato al tema “La nostra Europa”. Una riflessione sull’Europa contemporanea, sul multiculturalismo e il problema dell’immigrazione, economia, lavoro e sviluppo nel Vecchio Continente. Tra le autorità: il generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, il comandante regionale della Guardia Di Finanza, generale Flavio Aniello, il vice capo della Polizia, prefetto Luigi Savina, segno di una grande attenzione ad un momento di commemorazione e riflessione.

“Oggi è lo Stato che partecipa a questo dolore. Lo abbiamo fatto un anno fa, in quei momenti terribili, ed è giusto esserci anche oggi perché non possiamo dimenticare, non possiamo dimenticare quello che è successo, non possiamo dimenticare Fabrizia e non possiamo dimenticare la sua famiglia”. Così il ministro della Difesa Roberta Pinotti intervenuta oggi pomeriggio a Sulmona al convegno organizzato in ricordo di Fabrizia Di Lorenzo, la giovane rimasta vittima esattamente un anno fa nell’attentato di Berlino.

 

“Per noi è molto importante commemorare oggi Fabrizia qui a Sulmona perché questa era la sua città ed è giusto che sia qui con noi”. Lo ha detto la mamma di Fabrizia Di Lorenzo, Giovanna Frattaroli, nel corso della commemorazione organizzata oggi a Sulmona per ricordare la giovane morta un anno fa nell’attentato al mercatino di Natale a Berlino.

“E noi vogliamo commemorarla – ha aggiunto – per mandare un messaggio non per ricordare eventi brutti, ma per ricordarla in modo positivo, in modo che anche le generazioni future possano prendere esempio da lei. In questo modo vorremmo sensibilizzare anche le istituzioni per questi eventi tragici, che accadono anche se di rado, ma sono molto dolorosi per cercare di riunire tutti gli Stati europei affinché li combattano con la cultura”.

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