C’è un donna abruzzese tra i feriti a Lisbona nella tragedia della funicolare, si tratta di una ricercatrice dell’Aquila. Almeno 15 le vittime dell’incidente
La donna, come scrive il quotidiano il Centro, si trovava con il figlio, rimasto illeso, nel vagone posteriore immediatamente prima di quello dello schianto.
Il deragliamento e il conseguente schianto sono avvenuti ieri pomeriggio, la storica funicolare di Gloria collega la parte bassa della città al Barrio Alto ed è molto usata dai turisti come dai lisbonesi (due milioni di utenti ogni anno). Il bilancio è tragico: 15 persone decedute e almeno una ventina i feriti, cinque dei quali in modo grave.
Almeno i 15 morti, la ricercatrice aquilana è tra le venti persone finite in ospedale. Sulle cause dell’incidente non ci sono ancora certezze, si parla di un guasto ai freni, ma occorrerà attendere l’esito dei rilievi sul posto. La donna abruzzese, l’unica italiana ferita, avrebbe riportato ferite leggere e una frattura al braccio.
“Sto bene ma sono sotto shock per quello che ho visto: ero a terra sdraiata sul sangue e vedevo i soccorritori tirare fuori i corpi”. E’ il racconto che la ricercatrice aquilana Stefania Lepidi, rimasta lievemente ferita nell’incidente di ieri alla funicolare di Lisbona, ha fatto al presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Fabio Florindo le ha parlato questa mattina al telefono. E’ lui stesso a raccontarlo all’ANSA. “Mi ha riferito che fortunatamente era nella seconda seggiovia, che ha subito l’urto di quella che si è sganciata. Ha avuto una frattura scomposta al braccio, ma il peggio, mi ha raccontato, è stata l’intera, drammatica esperienza che ha coinvolto così tante persone”, spiega Florindo.