Stellantis: tavolo tecnico a Pescara, Magnacca fiduciosa, sindacati no

Tavolo Stellantis: Magnacca, conferma centralità Atessa. Regione Abruzzo chiede investimenti e impegno in ricerca. I sindacati: “Da vertice nessuna svolta”

Il tavolo regionale per Stellantis ha confermato la centralità del sito abruzzese di Atessa, ribadendo, secondo quanto riferito dall’assessore Tiziana Magnacca, che “non verrà chiuso, nonostante le difficoltà legate alla transizione verde e ai cambiamenti geopolitici che colpiscono l’industria automobilistica  europea.”
L’assessore Magnacca ha fatto il punto al termine dell’incontro convocato dalla Regione Abruzzo con i vertici dell’azienda. Presenti anche il governatore Marco Marsilio e i sindacati.
La Regione ha avanzato richieste precise, sottolineando il valore strategico del sito per il futuro del settore. Magnacca ha evidenziato che, oltre alla conferma degli investimenti ad Atessa, è fondamentale la possibilità di “rispalmare” parte degli impegni assunti dal manager Jean-Philippe Imparato con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

“Un punto particolarmente strategico – ha sottolineato Magnacca – riguarda il sito Marelli di Sulmona, considerato cruciale per la Regione, insieme al sostegno all’indotto locale”.

Un’altra richiesta dei vertici regionali riguarda un maggior impegno in ricerca e sviluppo, con l’ambizione di riportare in Italia, e idealmente in Abruzzo, attività cruciali. La Regione ha inoltre proposto di puntare sulla produzione di veicoli elettrici, con l’idea di recuperare i veicoli a fine vita attraverso l’economia circolare, generando nuove opportunità occupazionali. Infine, l’assessore ha dichiarato che è “importante continuare a collaborare con gli organismi preposti in Ue per promuovere una transizione giusta e democratica”, chiedendo anche il riconoscimento della neutralità tecnologica.
Azioni sono in corso anche all’interno dell’Assemblea delle Regioni dell’Automotive (Ara) per superare i vincoli normativi che ostacolano il sostegno alle imprese del settore.

Stellantis: sindacati, da incontro nessuna svolta su Atessa. Fiom: “Molti dubbi, i lavoratori chiedono certezze”

Un’altra richiesta dei vertici regionali riguarda un maggior impegno in ricerca e sviluppo, con l’ambizione di riportare in Italia, e idealmente in Abruzzo, attività cruciali. La Regione ha inoltre proposto di puntare sulla produzione di veicoli elettrici, con l’idea di recuperare i veicoli a fine vita attraverso l’economia circolare, generando nuove opportunità occupazionali.
Infine, l’assessore ha dichiarato che è “importante continuare a collaborare con gli organismi preposti in Ue per promuovere una transizione giusta e democratica”, chiedendo anche il riconoscimento della neutralità tecnologica. Azioni sono in corso anche all’interno dell’Assemblea delle Regioni dell’Automotive (Ara) per superare i vincoli normativi che ostacolano il sostegno alle imprese del settore.

“Usciamo dall’incontro con alcune conferme, ma anche con molti dubbi. Non possiamo rassicurare chi ogni giorno tiene in piedi l’economia industriale di questa regione. L’unica cosa che oggi le lavoratrici e i lavoratori chiedono è chiarezza e certezze per il loro futuro”. Lo affermano in una nota congiunta Fiom Chieti, Fiom Abruzzo Molise e Cgil regionale al termine del tavolo regionale sull’automotive che si è tenuto nella sede della Regione Abruzzo di Pescara, alla presenza dell’assessore Tiziana Magnacca, del presidente Marco Marsilio e dei vertici Stellantis. Per la Fiom l’incontro non ha dato risposte concrete rispetto alla crisi in atto nello stabilimento di Atessa e nell’indotto locale.”

“Abbiamo evidenziato – si legge in una nota – la mancanza di investimenti rispetto ad altri stabilimenti del gruppo, come quello di Gliwice, in Polonia, dove invece si è già intervenuti. A fronte dei 6.000 addetti dell’ex Sevel, oggi si rischia di chiudere il 2025 con meno di 4.500 lavoratori, coperti dacontratti di solidarietà”.

“Stellantis – riferisce la Fiom – ha confermato la validità delle dichiarazioni dell’ad Imparato come ‘esempio estremo’, ma ha ribadito le difficoltà legate ai costi energetici e alla normativa europea. I sindacati hanno chiesto l’apertura urgente di un tavolo nazionale sull’automotive presso Palazzo Chigi”.

Preoccupazioni condivise anche dalla Uil Abruzzo. “Il management ha confermato le incertezze sulla tenuta del mercato dell’auto in Europa – ha dichiarato il segretario regionale Michele Lombardo – Chiediamo a Regione e Governo un impegno forte per salvaguardare un settore che in Abruzzo dà lavoro a oltre 28 mila famiglie. E’ il momento di invertire la rotta: servono investimenti su Atessa e sull’intera filiera, dalla Marelli di Sulmona alla Denso di San Salvo”.