Ponte Littorio: statua di D’Antino torna a Pescara

Pescara: esposto all’Aurum, il modello originale di Nicola D’Antino, di una delle quattro statue del Ponte Littorio, trafugate dai Tedeschi in ritirata prima di essere distrutto dagli stessi.

Era il 1933 quando venne inaugurato il Ponte Littorio a Pescara, per sostituire quello che venne definito l’insufficiente ponte di ferro. Un taglio del nastro in grande stile e partecipato con il ministro dei Lavori Pubblici di allora. Su quel ponte, ricco di archi e di colonne, un anno dopo furono poste le quattro statue in bronzo realizzate dall’artista abruzzese, nato a Caramanico, Nicola D’Antino, che rappresentavano altrettante attività economiche del tempo. Grazie a un collezionista romano, c’è stata la possibilità di esporre per una serata, all’Aurum di Pescara, il modello d’autore in bronzo (un metro per ottanta centimetri) di una delle Statue, ovvero il lavoro preparatorio per la realizzazione della Statua della Pastorizia. Le statue in bronzo rappresentavano nudi femminili adagiati su basamenti lungo il parapetto del Ponte Littorio (due per parte). Le figure rappresentano: la pastorizia, la pesca, l’agricoltura e l’industria. Quattro elementi che caratterizzano alcuni aspetti della regione. Le statue furono però trafugate dai Tedeschi in ritirata che subito dopo fecero saltare il ponte Littorio. Così, Licio Di Biase, storico e direttore artistico delle iniziative per la valorizzazione di D’Antino di Caramanico, ha presentato una denuncia internazionale per cercare di ritrovare le quattro statue originali del’artista e riportarle, perché no, su quello che ora è il Ponte Risorgimento, costruito nel dopoguerra e che ha preso il posto del Ponte Littorio.

“L’esposizione all’Aurum del modello d’autore di una delle quattro statue del Ponte Littorio di Nicola D’Antino e la relativa riflessione sullo scultore è stato un momento storico-culturale interessante, a Pescara, città contaminata, meticcia che disperde la propria memoria e non fa nulla per recuperarla”, così Licio Di Biase, che vuole valorizzare la figura di D’Antino, artista di pregio, autore delle fontane “Luminosa” e “Gemella” de L’Aquila, di due delle statue che adornano il Foro Italico a Roma e di tante altre sculture.

D’Antino è stato ricordato all’Aurum alla presenza di Pasquale Del Cimmuto, Aldo Pezzi, Paola Di Felice. Con la conduzione di Mila Cantagallo.

“Ho creduto e credo in questo percorso. C’erano 300 pescaresi e non, – prosegue Di Biase – per capire chi era questo artista di Caramanico. Il modello d’autore in bronzo di Nicola D’Antino per la realizzazione di una delle quattro statue che dal 1934 adornarono il Ponte Littorio: Allegoria della Pastrorizia. Quattro le Statue del Ponte Littorio di Nicola D’Antino e il modello d’Autore, ovvero il lavoro preparatorio di una delle quattro Statue, è stato esposto all’Aurum il primo agosto oscorso, quello dell’Allegoria della Pastorizia”.

IL SERVIZIO DEL TG8:

Antonella Micolitti: