Famiglia nel bosco Palmoli: l’avvocato rimette il mandato

L’avvocato della famiglia del bosco ha rimesso il suo mandato per “troppe pressanti ingerenze”. Venerdì il ricorso dei nuovi legali contro l’allontanamento dei bimbi

“Purtroppo – scrive in una nota l’avvocato Giovanni Angelucci -, ieri sera dopo attenta riflessione ho deciso, non senza difficoltà, di rinunciare al mandato difensivo a suo tempo conferitomi dai coniugi Nathan Trevallion e Catherine Birmingham. Mi sono visto costretto ad una simile scelta estrema, che è l’ultima che un professionista serio vorrebbe adottare, dal momento che negli ultimi giorni i miei assistiti hanno ricevuto troppe pressanti ingerenze esterne che hanno incrinato la fiducia posta alla base del rapporto professionale che lega avvocato e cliente”.

Nel comunicato in cui annuncia di aver rimesso il mandato difensivo, l’avvocato Angelucci spiega anche che questa mattina aveva preso appuntamento con una psicologa psicoterapeuta infantile specializzata in psicoterapia cognitivo comportamentale “al fine di poter fornire ai coniugi Trevallion-Birmingham un supporto tecnico scientifico in tal senso, ove necessario nel corso del futuro giudizio”.

“Dal momento che per il sottoscritto difensore i predetti passaggi logistici e tecnici erano e sono imprescindibili ai fini della predisposizione del ricorso per reclamo in scadenza, e dal momento che il tempo a disposizione non permette indugi né ripensamenti – conclude il legale -, con mio sommo malincuore ho ritenuto doveroso e necessario rinunciare al mandato difensivo, non potendo in tutta coscienza e nel rispetto della deontologia professionale impostare una difesa monca e non aderente alla linea difensiva che io avevo indicato e concordato già da tempo con i miei assistiti”.

L’avvocato si dice comunque “a disposizione per ogni necessità e chiarimento”, pronto a supportare “fino alla fine questa splendida famiglia, che tanto mi ha dato in termini di umanità e sentimenti!”. “Auguro a tutti loro buona vita – conclude – ed auspico loro di trovare quella pace e quella serenità tanto agognate, che possono essere raggiunte solo smussando gli angoli e spalancando mente e cuore!”.

La decisione dell’avvocato Giovanni Angelucci di rimettere il mandato difensivo della “famiglia del bosco” sarebbe maturata in seguito agli ennesimi rifiuti da parte dei coniugi alle proposte suggerite dal legale.

“Ieri avrei dovuto incontrarlo nuovamente nel pomeriggio per eseguire insieme il sopralluogo di un’abitazione distante pochi chilometri dalla loro, messa a disposizione a titolo gratuito da un imprenditore nel campo della ristorazione di Ortona originario di Palmoli. Tale soluzione si aggiungeva a quella proposta dal sindaco Masciulli. Tuttavia – scrive l’avvocato -, nessuna delle due ipotesi pare andasse bene ai coniugi Trevallion-Birmingham, tanto che nessun incontro vi è stato nella giornata di ieri”. “A ciò si aggiunga – sottolinea l’avvocato – che sempre nella giornata di ieri avrei dovuto raccogliere anche un’altra firma da Nathan per procedere con il deposito presso il genio civile del progetto di ristrutturazione straordinaria dell’immobile, ma per quanto riferitomi dagli interessati simili lavori sarebbero stati per loro troppo invasivi ed impattanti, sicché hanno ritenuto di non firmare né acconsentire al deposito del progetto già predisposto dal tecnico di fiducia. Peraltro, sempre nella mattinata di ieri un geometra del posto che si era messo in contatto con il sottoscritto avvocato, si è recato presso la ‘casa del bosco’ insieme ad un rappresentante della ditta Ssap San Salvo Appalti Spa disposta ad eseguire i lavori di ristrutturazione a sue cure e spese: tuttavia pare che pure questa offerta sia stata respinta dal signor Trevallion”.

Gli avvocati Marco Femminella e Danila Solinas del foro di Chieti sono i nuovi legali dei genitori della famiglia che vive nel bosco a Palmoli. I due professionisti, che hanno preso il posto di Giovanni Angelucci, l’avvocato che questa mattina ha annunciato di aver rimesso il mandato difensivo, stanno preparando il ricorso, che sarà depositato venerdì, contro l’ordinanza del Tribunale dei Minori dell’Aquila che nei giorni scorsi ha disposto che i tre figli della coppia venissero collocati in una casa famiglia. Sabato 29 novembre, infatti, scadono i termini per presentare il ricorso.

Un anno fa Catherine Birmingham, la mamma dei tre bambini che vivono nel bosco a Palmoli, in provincia di Chieti, lasciò l’abitazione e fuggì a Bologna facendo perdere le tracce a investigatori e servizi sociali che stavano cercando di intervenire sul caso.

A riportare la notizia è il quotidiano il Centro, spiegando che la decisione della donna era maturata per il timore che gli assistenti sociali potessero intervenire sulla famiglia e allontanare i figli, così come poi successo proprio in questi giorni. Sulla vicenda venne aperto anche un fascicolo giudiziario che racconta, passo passo, la fuga della donna con i bambini.

All’ANSA Milena Zanna, sindaca di Valsamoggia, commenta la notizia della fuga nel Bolognese di un anno fa di Catherine Birmingham: “Non ci risulta nulla, nemmeno dalla polizia locale, nessuna segnalazione ufficiale. La signora non l’ho mai vista, né conosciuta” dice.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha risposto al Question time alla Camera in merito alla vicenda della famiglia nel bosco:

“Quella della famiglia nel bosco di Palmoli è una situazione che va considerata con estrema attenzione, bilanciando gli interessi degli uni e degli altri ed è chiaro che laddove dovessero emergere profili di rilievo disciplinare eserciterei i poteri che mi sono stati conferiti dalla legge. Ho provveduto ad approfondire subito la vicenda tramite l’ispettorato chiedendo l’invio integrale di tutti gli atti che non sono ancora pervenuti”.

Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha incontrato il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Alessandra De Febis:

“In questi giorni – ha detto Marsilio – ha fatto più volte visita ai bambini accolti nella struttura protetta. Il confronto è stato utile e importante per avere un quadro diretto e aggiornato sulla loro condizione. Il Garante mi ha confermato che i piccoli stanno bene, sono sereni, in buone condizioni di salute e, nonostante si trovino in una situazione per loro completamente nuova, affrontano questo passaggio con equilibrio. Mi rincuora sapere che siano stati trovati insieme alla madre in un clima di tranquillità, senza segnali di criticità emotive o relazionali.

Continuo a coltivare la speranza che i bambini possano presto tornare a casa, nel rispetto delle valutazioni delle autorità competenti e del superiore interesse dei minori. Mi auguro che tutte le parti coinvolte possano dialogare costruttivamente, nella ricerca di una soluzione che possa garantire il rispetto di una scelta di vita così affascinante e particolare, garantendo allo stesso tempo una crescita sana ed equilibrata dei bambini. Sapere che, in questa fase delicata, sono seguiti con attenzione e in un contesto che garantisce protezione, rappresenta per tutti noi un elemento di conforto e una responsabilità che continuiamo a seguire con la massima serietà.”

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Antonella Micolitti: