Padovano Fipe/Confcommercio: “No a chiusure anticipate locali, rischiamo di non riaprire”

“Le misure restrittive del Governo rischiano di portare alla chiusura migliaia di esercizi pubblici se non seguiranno finanziamenti immediati a fondo perduto, proroga della cassa integrazione, crediti d’imposta totali sugli affitti”, così Riccardo Padovano presidente Fipe/Confcommercio Pescara.

La nota di Riccardo Padovano

“Le misure annunciate dal governo costeranno altri 2,7 miliardi di euro alle imprese del pubblico esercizio, bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie, etc.. Se non accompagnate da contemporanee e proporzionate compensazioni di natura economica, sarebbero il colpo di grazia per i pubblici esercizi italiani, che già sono in una situazione di profonda crisi, con conseguenze economiche e sociali gravissime I ripetuti annunci di chiusure anticipate hanno già prodotto la desertificazione dei locali e le ulteriori restrizioni devono essere accompagnate dai provvedimenti di ristoro economico in termini di indennizzi a fondo perduto, crediti d’imposta per le locazioni commerciali e gli affitti d’azienda, nuove moratorie fiscali e creditizie, il prolungamento degli ammortizzatori sociali e altri provvedimenti di azzeramento della tassazione nazionale e locale. Gli imprenditori di questo settore si stanno dimostrando persone responsabili, che rispettano rigorosamente i protocolli sanitari loro imposti, che non possono reggere ulteriormente una situazione che decreterebbe la condanna a morte per migliaia di imprese. È evidente che non si possono far ricadere le responsabilità del ritorno dell’epidemia sul nostro comparto: sono altri i fattori che hanno purtroppo causato una nuova emergenza Come FIPE-Confcommercio stiamo già organizzando una grande manifestazione di protesta per rappresentare il grido d’allarme di tutti i pubblici esercizi italiani”.