Ieri a Oratino l’Assemblea interregionale “I Borghi più Belli d’Italia” Abruzzo e Molise. Il presidente Di Marco: “Per il 2026 i Comuni sempre più protagonisti del rilancio e dello sviluppo futuro”
Si è svolta ieri a Oratino (Molise) l’ultima assemblea dell’anno dell’Associazione I Borghi più Belli d’Italia in Abruzzo e Molise, tornata nel borgo dopo tre anni e accolta con grande calore dalla sindaca Loredana Latessa, dal delegato Roberto De Socio, dalla presidente del Consiglio comunale e dalla presidente dell’associazione Lisistrata. Un momento di confronto e condivisione importante per i Comuni aderenti, in una cornice di straordinaria autenticità. Oratino si è confermato borgo curato e profondamente legato alla propria identità, capace di custodire e trasmettere nel tempo tradizioni, storia e cultura. Emblematica, in questo senso, la Faglia, rito antico che ogni vigilia di Natale anima lo spazio antistante il campanile della chiesa principale, simbolo di comunità e memoria condivisa.
“Il percorso avviato cinque anni fa insieme ai sindaci e ai delegati – ha dichiarato Antonio Di Marco, presidente dell’Associazione I Borghi più Belli d’Italia in Abruzzo e Molise – dimostra oggi tutta la sua solidità. Stiamo costruendo una rete credibile e coesa, capace di valorizzare i territori senza snaturarli, mettendo al centro identità, comunità e qualità. Oratino è l’esempio concreto di come tradizione, cultura e partecipazione possano diventare leva di sviluppo e orgoglio collettivo. Il Molise – ha aggiunto Di Marco – ci ha accolti ancora una volta con il suo grande cuore. È stata un’esperienza intensa e autentica, fatta di lavoro condiviso, progettualità, storia e relazioni. Un grazie sincero a tutti i sindaci e ai delegati per il contributo offerto: insieme continueremo a investire con convinzione nella promozione dei nostri borghi e delle loro comunità. Nel corso dell’assemblea sono stati affrontati i principali temi di programmazione per il 2026, il rafforzamento dell’organizzazione associativa e il coordinamento con il livello nazionale. Sono emerse prospettive significative, con nuove iniziative e una partecipazione sempre più attiva e consapevole dei Comuni aderenti. Durante i lavori è emersa anche la ricchezza dei saperi locali: dagli scalpellini ai pittori, dagli scrittori agli storici, protagonisti di una narrazione capace di valorizzare non solo Oratino ma l’intero Molise. Particolarmente toccante la testimonianza dell’ingegner Chiocchio, tra gli ultimi discendenti della storica famiglia di scalpellini, che a 94 anni ha offerto una lezione di lucidità, determinazione e amore per il proprio lavoro. Voglio porgere un doveroso ringraziamento all’Amministrazione, alle realtà associative che ci hanno accolto e al Presidente della Comunità Patrimoniale dei Fuochi “Mangiafuoco” e al Presidente dell’Associazione La Faglia per l’impegno costante nel mantenere vive e trasmettere tradizioni di grande valore culturale. La bellezza dei nostri borghi sta anche nella cultura di cui sono portatori, che è un importante biglietto da visita per il futuro sviluppo che ogni realtà delle aree interne merita”.