Montesilvano: fuochi pirotecnici, divieto fino al 7 gennaio

Montesilvano, fuochi pirotecnici: divieto dal 22 dicembre al 7 gennaio 2018.

Da oggi sino al 7 gennaio 2018 e’ vietato “ai detentori di materiale pirotecnico, non titolari di licenza, ne’ autorizzati all’attuazione di manifestazioni pirotecniche in luoghi pubblici di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico” in luoghi pubblici e nei luoghi privati da cui possono essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi pubblici.

“E’ fatta eccezione, ma sempre con un controllo adeguato dei relativi effetti, per i materiali pirotecnici che per loro natura e funzione non siano concepiti per causare esplosioni e rumori molesti e che siano limitati alla produzione di semplici effetti luminosi”. E’ questo il contenuto dell’ordinanza firmata dal sindaco di Montesilvano Francesco Maragno anche per queste festivita’ natalizie. Nel documento si raccomanda a tutti coloro che hanno finestre, balconi o aree private che si affacciano su aree pubbliche, di evitare lanci di scoppi, petardi o di qualunque altro oggetto. Si invitano genitori e tutori di minori a vigilare sul corretto uso dei materiali esplodenti al fine “di scongiurare pericoli derivanti da utilizzo improprio o maldestro ed affinche’ i minori non raccolgano ordigni inesplosi”. Si invitano, inoltre, i proprietari di animali ad attivarsi per adottare tutte le precauzioni per limitare il disagio agli stessi determinato da eventuali scoppi incontrollati. La sanzione prevista per chi infrange il divieto e’ una multa dai 25 ai 500 euro. “Per quanto spettacolari, i fuochi pirotecnici possono essere molto pericolosi, se non esplosi da chi ne ha regolare licenza. Ecco perche’ anche per queste festivita’ – spiega l’assessore alla Polizia Locale, Valter Cozzi – abbiamo voluto rinnovare un’ordinanza che intende tutelare dai pericoli derivanti dai fuochi d’artificio esplosi con disattenzione e senza controllo. I fuochi d’artificio rappresentano inoltre un rischio anche per gli animali, che ne subiscono il forte inquinamento acustico”.

Antonella Micolitti: