Don Massimiliano: “Rancitelli non è sgabuzzino città”, Teodoro: “Cittadini denunciate”

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 Pescara: all’indomani della rissa tra cittadini rom ed extracomunitari che ha visto un giovane nigeriano ferito, solo per essersi lamentato l’altra notte per gli schiamazzi davanti a un locale della zona e che ora versa in gravi condizioni, ci si interroga sulla sicurezza del quartiere di Rancitelli.

Parlano il presidente della commissione sicurezza del Comune di Pescara, Piernicola Teodoro e il parroco della chiesa dei santi Angeli Custodi, don Massimiliano De Luca. Se Teodoro invita i cittadini per bene, “che sono la maggioranza nella zona”, a denunciare senza paura episodi di criminalità visto che le Istituzioni ci sono, don Max, come qui lo chiamano, invita a sua volta la politica a non dimenticarsi di questo quartiere perché “non è uno sgabuzzino” e anche fosse ritenuto tale “non ci si può mettere di tutto”. Don Massimiliano parla della convivenza spesso difficile tra cittadini rom, immigrati e residenti e che in molti, soprattutto giovani, se ne sono andati via, lasciando appartamenti (non abitazioni popolari) e spostandosi altrove. Ma certo, prosegue don Massimiliano, non è una questione di etnia. Teodoro punta il dito, poi, sui 18 milioni di fondi per le periferie venuti meno a “causa di questo Governo”, parlando di “sciacallaggio politico”. Ma entrambi vogliono che i cittadini che risiedono nel quartiere certo difficile di Rancitelli, possano tornare ad avere fiducia nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine. Quanto alla possibilità di chiamare l’Esercito, Piernicola Teodoro afferma che ogni soluzione che mira alla tranquillità e alla sicurezza della zona, è ben accetta.

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