Covid: da lunedì l’Abruzzo in zona gialla “rafforzata”, Speranza firma l’ordinanza

Da lunedì 11 gennaio, l’Abruzzo torna in zona gialla con le altre regioni italiane, eccezion fatta per Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto che saranno in zona arancione. E’ arrivata la firma del ministro Speranza.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza. L’Abruzzo torna in zona gialla che aveva perso di vista da novembre, scelta fortemente caldeggiata dal presidente Marco Marsilio.

Week end in arancione. E da lunedì, scatta la zona gialla rafforzata, con divieti meno rigidi. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza che resterà in vigore fino al 16 gennaio, quando entrerà in vigore il nuovo Dpcm, e che consentirà all’Abruzzo di retrocedere alla soglia più bassa di rischio. Dall’11 gennaio si potrà circolare liberamente, senza autocertificazione, ma non oltrepassare i confini regionali. Dunque non sarà un liberi tutti.

“Ho firmato una nuova ordinanza che porta in zona arancione le regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione perché il virus circola molto e l’indice del contagio è in crescita”. Lo afferma su Fb il ministro della Salute, Roberto Speranza.

In base al monitoraggio della Cabina di regia del ministero alla Salute e dell’Istituto superiore di sanità sul periodo 28 dicembre-3 gennaio, in realtà, sarebbero tre le Regioni arancioni a partire da lunedì (il week end è per tutti di quel colore): si tratta di Calabria, Emilia-Romagna e Lombardia; ma anche Sicilia e Veneto sono state inserite nella stessa zona perché lo hanno richiesto.

Intanto l’Rt nazionale sale a 1.03, sorpassando per la prima volta dopo sei settimane la soglia critica dell’1.

I tecnici prendono in considerazione l’Rt, l’incidenza e il rischio per determinare in quale zona deve essere messa una Regione; visto che l’incidenza, cioè il numero di positivi per 100mila abitanti, è alta ovunque e il rischio è alto o moderato in tutte le Regioni (a parte la Toscana), ci si basa principalmente sul fattore di replicazione del virus, cioè l’Rt. Se è sopra 1 si entra in zona arancione, se supera 1,25 in zona rossa.

Per valutare l’Rt non si tiene conto del dato medio ma dell’intervallo inferiore dei due che appunto servono a ricostruire la media: per questo motivo, anche se molte Regioni sono sopra 1 questa settimana, solo tre finiscono in zona arancione; Lombardia, Emilia e Calabria hanno infatti anche l’intervallo inferiore dell’Rt sopra quella soglia. La Sicilia invece ha 0,99 ma ha chiesto che venga considerato come 1 e infatti è stata messa in zona arancione. Stessa destino ha avuto il Veneto, che ha inviato una lettera alla Cabina di regia nella quale illustra i suoi problemi, soprattutto riguardo all’altissima circolazione del virus.

Il servizio del Tg8