Anche a Pescara i lavoratori precari della giustizia hanno indetto uno sciopero nazionale oggi, 15 ottobre, per chiedere la stabilizzazione del personale assunto con fondi PNRR
Le proteste sono organizzate da vari sindacati, come l’USB, e vedono l’adesione di migliaia di lavoratori in tutta Italia, con manifestazioni e presidi in diverse città, tra le quali Pescara. Lo sciopero mette in luce “il rischio di rallentamento dei servizi giudiziari dovuto alla mancata stabilizzazione”. I lavoratori chiedono la trasformazione dei loro contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Sono circa 12.000 i lavoratori impiegati nel Ministero della Giustizia, in particolare quelli assunti con fondi del PNRR (dati entry, funzionari dell’ufficio per il processo, tecnici informatici, ecc.).
Lo sciopero avviene in concomitanza con la discussione della legge di bilancio, considerata l’ultima possibilità per stanziare le risorse necessarie alla stabilizzazione. “C’è il rischio per il servizio: la mancata stabilizzazione potrebbe portare a un rallentamento degli uffici giudiziari, soprattutto a causa dell’aumento del carico di lavoro dovuto alle recenti riforme”.