Il maltempo in Abruzzo: raffiche di vento fino a 100/Km orari, hanno causato problemi e disagi in tutta la regione. Alberi caduti, cornicioni pericolanti e problemi in autostrada e per i treni. Nell’articolo la situazione in aggiornamento
Il vento forte non dà tregua: disagi alla circolazione, alberi divelti che hanno creato problemi sulle strade abruzzesi, tetti di stalle scoperchiati un po’ in tutta la regione. Trenitalia informa che, a causa dell’ondata di maltempo che sta interessando il territorio, la circolazione sta subendo “importanti modifiche e i treni regionali potranno subire cancellazioni, ritardi o interruzioni di percorso prolungate, e in alcuni casi essere sostituiti con bus”. In particolare, la circolazione è sospesa sulla linea Sulmona – Aquila – Terni per una frana in prossimità di Antrodoco Borgo Velino.
Squadre della Protezione Civile, in affiancamento a quelle dei Vigili del Fuoco, sono a lavoro a Tagliacozzo, Vasto, Pollutri, Scerni, Casalbordino. In particolare, la percorrenza sul tratto della SS 16 ricadente nel territorio di questo comune si svolge a senso unico alternato per consentire la rimozione degli alberi caduti a causa del vento.
A Lanciano diversi alberi e pali dell’illuminazione pubblica sono caduti la notte scorsa a causa delle poderose raffiche di vento. Il sindaco Filippo Paolini e l’assessore al Decoro Tonia Paolucci hanno deciso la chiusura di tutti i parchi giochi e le aree verdi. Un albero è caduto anche all’interno del parco giochi ‘Orso Bernardo’, confinante con il Parco Villa delle Rose.
“Il numero maggiore di piante divelte dal vento si trova nelle pertinenze private. Le raffiche di vento hanno rovesciato e spostato di metri anche i bidoni della spazzatura. La città va del tutto ripulita. Nonostante tutto la situazione è sotto controllo”.
Tetti danneggiati anche in alcune aziende del Val di Sangro, compresi padiglioni di Stellantis Europe Spa ad Atessa (Chieti). Gli interventi dei vigili del fuoco sono stati numerosi, anche per controllare la sicurezza di molte abitazioni e dei cornicioni pericolanti.
A Cupello la furia del vento si è portata via anche l’orologio della torre l’orologio del campanile della chiesa della natività di Maria Santissima. Dell’orologio sono rimaste solo le lancette, mentre il blocco che contiene il meccanismo è caduto all’interno della torre campanaria e, fortunatamente, non sulla strada sottostante, che di solito è abbastanza trafficata.
La torre campanaria di Cupello con l’orologio mancante
A Giulianova le forti raffiche di vento hanno spinto l’amministrazione comunale a vietare fino alla mezzanotte di oggi l’accesso ai parchi pubblici. Si raccomanda inoltre di evitare lo stazionamento in aree dove sono presenti alberi.
La Protezione Civile raccomanda ai cittadini abruzzesi di osservare tutte le norme di sicurezza, evitando di frequentare zone alberate come parchi e cimiteri che in questo momento sono oggetto di possibili cadute di alberi e di rami.
“Un peggioramento è previsto per domenica prossima”, avverte il Direttore dell’Agenzia Regionale di P.C. Mauro Casinghini “per cui ancora di più si raccomanda la massima cautela”.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento ha dunque emesso un avviso che prevede precipitazioni localmente anche molto intense e accompagnate da grandinate, fulmini e forti raffiche di vento, su Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise, in estensione a Campania, Basilicata e Calabria, Venti forti e di burrasca sono invece attesi su Sardegna, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria, con mareggiate lungo le coste esposte.
In considerazione dei fenomeni previsti, il Dipartimento ha valutato una allerta rossa per buona parte di Veneto e Friuli Venezia Giulia mentre sarà arancione per Trentino Alto Adige, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Molise e sul resto del Friuli e del Veneto.
Il vento forte sta interessando la nostra regione e sta creando non pochi problemi tra disagi alla circolazione, tetti scoperchiati e alberi caduti
Poco prima delle ore 9:30 circa sull’autostrada A14, informa una nota, è stato riaperto il tratto compreso tra Val di Sangro e Vasto Sud in direzione Bari, precedentemente chiuso a causa del forte vento. Sul luogo dell’evento, dove sono intervenute le pattuglie della Polizia Stradale e il personale della Direzione di Tronco di Pescara di Autostrade per l’Italia, il traffico transita su tutte le corsie disponibili e permangono 3 km di coda fra Vasto nord e Vasto sud, in direzione Bari.
È stata una notte di grande lavoro per i Vigili del Fuoco in provincia di Chieti dove le forti raffiche di vento hanno abbattuto alberi e insegne, danneggiato tetti e cornicioni. Attualmente sono 120 le richieste di intervento al Comando provinciale. Fra Vasto e San Salvo, in particolare, si contano diversi alberi caduti, alcuni anche su auto in sosta. A Vasto il vento ha danneggiato un’impalcatura ed è crollato un tratto di muretto della balconata orientale. Il Comune ha attivato il Coc ed è stata disposta la chiusura del cimitero, della Villa Comunale e di tutti i parchi. In via Tobruk sono caduti calcinacci sulle auto. A Celenza sul Trigno con una ordinanza è stata disposta la chiusura delle scuole. A Chieti il vento ha completamente smantellato il tetto di una casa disabitata, danneggiando un cavo elettrico: i tecnici stanno intervenendo ora. A Celenza sul Trigno un’ordinanza ha disposto la chiusura delle scuole.
Tecnici del comune di Castel di Sangro al lavoro, dalle prime ore di questa mattina, per la ricognizione dei danni causati dal maltempo. Nel capoluogo dell’Alto Sangro sono caduti rami di alberi su strade secondarie, su una villa e vicino a un’attività. Inoltre, da un magazzino privato si sono staccate alcune tegole, poi precipitate in strada. Fortunatamente i danni, come conferma il sindaco, Angelo Caruso, non sono ingenti. “Le nostre squadre hanno operato da questa mattina e abbiamo agevolato anche il
lavoro ai Vigili del Fuoco” commenta.
La forza del vento ha flagellato anche il territorio di Silvi, causando diversi danni in città.
“Lo stato di crisi creatosi per il vento che stanotte sfiorava i 150 km orari – ha dichiarato il sindaco Andrea Scordella – mi ha indotto a chiedere al Prefetto di Teramo lo stato di calamità naturale. Da ieri sera alle 21 quattro squadre di operai, coordinate dal Servizio Manutentivo, una comunale e le altre tre di ditte private, attrezzate con mezzi e strumenti stanno provvedendo con grande spirito di sacrificio a liberare strade e piazze da alberi, da grandi rami abbattuti o spezzati e dall’enorme accumulo di aghi di pino. Fortunatamente non si registrano danni alle persone. Ingenti, però, sono quelli causati a scuole, ad edifici pubblici e privati con tetti scoperchiati sulla collina, insegne distrutte, illuminazione dello stadio danneggiato e mura di case colpite da pini secolari che non hanno resistito alla veemenza della bufera. Oltre cento finora – ha aggiunto Andrea Scordella – gli interventi delle squadre in azione sul territorio ininterrottamente da ieri sera e per tutta la mattinata per verificare eventuali possibilità di pericolo per l’incolumità di persone e cose. Più di venti i pini, alcuni centenari, che si sono spezzati o che hanno perso enormi rami. Ci vorrà ancora qualche giorno – ha detto il sindaco Scordella – prima di avere un quadro preciso dei danni e della situazione. Dopo di che chiederemo l’intervento e il sostegno economico alla Regione e al Governo”.
Alcune foto dei danni a Silvi:
Altre immagini dei danno per il forte vento in Abruzzo
Durante la notte i vigili del fuoco della provincia di Teramo hanno effettuato circa 25 interventi, a causa del forte del vento che ha interessato il territorio provinciale. Numerosi altri interventi restano in attesa di essere eseguiti. Principalmente i vigili del fuoco hanno provveduto a rimuovere alberi, rami ed altri elementi pericolanti, ma sono dovuti anche intervenire per spegnere alcuni incendi di sterpaglie che si sono verificati a Varano di Teramo e a Bisenti dove le fiamme hanno raggiunto un capannone con alcuni attrezzi agricoli andati a fuoco. Le operazioni di spegnimento sono state rese più complicate dall’azione del forte vento che hanno favorito la propagazione delle fiamme. I comuni in cui si sono verificati i maggiori danni causati dal vento sono quelli di Silvi, Pineto ed Atri. Molti interventi sono stati effettuati per rimuovere elementi pericolanti, alberi e rami caduti sulle sedi stradali. Particolarmente interessato il territorio del comune di Silvi dove si è verificata la caduta di elementi di rivestimento della facciata di un Hotel di grande altezza e di diversi alberi e rami, con alcuni tratti di via Roma (statale Adriatica) che sono rimasti bloccati a causa della caduta di diversi alberi. I vigili del fuoco intervenuti lungo le diverse strade interessate dall’emergenza hanno lavorato a lungo per rimuovere gli alberi caduti, impiegando auto gru e autoscala ed utilizzando le motoseghe per sezionarli in varie parti e ripristinare la viabilità. I vigili del fuoco per potenziare il dispositivo di soccorso hanno richiamato in servizio anche del personale libero e si sono avvalsi del supporto di squadre di protezione civile ed aziende messe a disposizione dai comuni interessati e dalla provincia di Teramo.
Disagi questa mattina per i passeggeri della stazione ferroviaria di Sulmona che hanno faticato non poco per raggiungere i binari. Uno slalom dovuto alle violenti raffiche di vento e alla pioggia di questa notte. Gli utenti della stazione si sono ritrovati da un lato pozzanghere e allagamenti, dall’altro il cantiere di riqualificazione allestito nel piazzale, anch’esso danneggiato dal vento. Problemi nel percorrere il tratto del piazzale a piedi ma anche per trovare parcheggio. In Valle Peligna decine le telefonate al centralino dei Vigili del Fuoco per rami caduti sul territorio comunale di Sulmona. Un incidente sulla statale 17, probabilmente a causa della pioggia, ha rallentato il traffico.
La terribile forza del vento che da ieri sera e fino a questa mattina ha flagellato il territorio di Silvi ha causato numerosi danni in città. “Lo stato di crisi creatosi per il vento che stanotte sfiorava i 150 km orari – ha dichiarato il sindaco Andrea Scordella che ha seguito in tempo reale l’evolversi della situazione – mi ha indotto a chiedere al Prefetto di Teramo lo stato di calamità naturale. Da ieri sera alle 21 quattro squadre di operai, coordinate dal Servizio Manutentivo, una comunale e le altre tre di ditte private, attrezzate con mezzi e strumenti stanno provvedendo con grande spirito di sacrificio a liberare strade e piazze da alberi, da grandi rami abbattuti o spezzati e dall’enorme accumulo di aghi di pino. Fortunatamente non si registrano danni alle persone e il tempo ora sta migliorando. Ingenti, però, sono quelli causati a scuole, ad edifici pubblici e privati con tetti scoperchiati sulla collina, insegne distrutte, illuminazione dello stadio danneggiato e mura di case colpite da pini secolari che non hanno resistito alla veemenza della bufera. Oltre cento finora – ha aggiunto Andrea Scordella – gli interventi delle squadre in azione sul territorio ininterrottamente da ieri sera e per tutta la mattinata per verificare eventuali possibilità di pericolo per l’incolumità di persone e cose. Più di venti i pini, alcuni centenari, che si sono spezzati o che hanno perso enormi rami. Continueremo a verificare lo stato delle cose e ad intervenire con tutti i mezzi a disposizione per cercare di ridurre disagi ed eliminare eventuali pericoli per i cittadini”. A Silvi Paese il vento e la pioggia hanno prodotto danni all’edificio della scuola primaria, chiusa oggi con ordinanza del sindaco Scordella, e hanno devastato via S. Lucia rendendola impraticabile per ore per la caduta di tre grandi pini. In contrada Pianacce i tetti di diverse case sono state scoperchiate. Il traffico sul lungomare e sulla statale 16 è stato fortemente rallentato fino a tarda mattinata. “Ci vorrà ancora qualche giorno – ha detto il sindaco Scordella – prima di avere un quadro preciso dei danni e della situazione. Dopo di che chiederemo l’intervento e il sostegno economico alla Regione e al Governo”.
Notte di lavoro intenso per i Vigili del Fuoco di Pescara, che hanno dovuto far fronte ai danni provocati sia nel capoluogo adriatico sia in provincia dalle violentissime raffiche di vento che hanno interessato il territorio. Almeno 50 gli interventi eseguiti e altrettanti quelli in coda, in aumento viste le tante richieste. Tutte le squadre disponibili sono state impegnate nella gestione dell’emergenza ed è stato richiamato anche il personale libero dal servizio. Da Pescara a Montesilvano, dall’area vestina alla Val Pescara, dappertutto si registrano danni e disagi, tra tetti scoperchiati, tendoni e cartelloni divelti. I problemi principali riguardano la caduta di rami e alberi, che sono finiti sulle strade, in alcuni casi occupando anche l’intera carreggiata, sulle abitazioni e sulle linee della corrente elettrica, provocando dei blackout. Numerose le auto colpite, alcune delle quali anche in transito, ma non si registrano feriti. Nel capoluogo adriatico un grosso platano è crollato in viale Pindaro, nei pressi dell’università, invadendo completamente la strada. In via Raffaello sono crollati dei calcinacci da un palazzo in ristrutturazione e hanno danneggiato le auto in sosta. Chiusi per precauzione da ieri sera tutti i parchi cittadini.
A seguito del forte vento della notte scorsa, che ha causato ingenti danni su tutto il territorio comunale (alberi abbattuti, tetti divelti), il sindaco di Penne Gilberto Petrucci ha attivato questa mattina il Centro Operativo Comunale (Coc). Sono al lavoro volontari di Protezione Civile, personale del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Pescara, dipendenti dell’Ufficio Tecnico comunale e della Polizia Locale. Le attività sono coordinate dall’assessore alla protezione civile Antonio Baldacchini. Secondo una prima stima, sono caduti diversi alberi sulle strade comunali che, attualmente, rallentano la viabilità cittadina. Per alcune ore è rimasta chiusa la statale 81, all’ingresso della città, per un albero caduto sulla strada. La situazione più delicata si registra nel centro storico: ci sono impalcature edili e manufatti danneggiati e divelti dal vento. A scopo precauzionale sono stati chiusi i cimiteri e i parchi pubblici. “Siamo a lavoro per liberare le strade da rami e alberi caduti durante il violento nubifragio che si è registrato la scorsa notte – ha detto il sindaco – Con il personale dei Vigili del fuoco stiamo verificando la condizioni statiche di alcune strutture vetuste e storiche presenti nel centro storico, tra cui il Duomo, e nei cantieri edili aperti per le attività di ristrutturazione. A scopo precauzionale abbiamo interdetto parchi e cimiteri. Nelle prossime ore andremo a monitorare i capannoni delle aziende agricole del territorio”.
Maltempo Abruzzo: Trenitalia, variazioni nella circolazione