Abruzzo: ancora maltempo, allerta arancione

Allerta meteo arancione e gialla in 13 regioni, tra le quali l’Abruzzo: dove si rischiano, nelle prossime ore, anche forti nubifragi

Le previsioni: intensificazione di instabilità atmosferica su gran parte del nostro Paese, in particolare sulle regioni centro-meridionali con il rischio di forti temporali. Il maltempo si sposta sempre più a sud, in particolare sulle regioni adriatiche, e per la giornata del 15 giugno è allerta meteo arancione e gialla per rischio temporali e idrogeologico in tredici regioni, in gran parte al centro sud.

Il Dipartimento della Protezione Civile infatti ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse per giovedì 15 giugno, valutando una allerta arancione in cinque regioni e una allerta gialla in tredici regioni. Tutta colpa dell’attraversamento di un’area di bassa pressione che dal Mar Mediterraneo occidentale si sposta verso est e che nelle prossime ore sarà responsabile dell’intensificazione di una instabilità atmosferica su gran parte delle regioni centro-meridionali.

Sulla base dei fenomeni meteo previsti e in atto, quindi è stata valutata per la giornata di domani, giovedì 15 giugno, una allerta arancione per temporali e rischio idrogeologico su Basilicata, Calabria, Molise e Puglia a cui va aggiunta un allerta arancione per rischio idraulico su Calabria e Abruzzo.

Le previsioni meteo per domani 15 giugno indicano ancora piogge e temporali, anche molto intensi, su molte regioni del Sud e su diverse zone del Centro. Secondo il servizio meteo dell’aeronautica Militare, nel corso del giorno avremo rovesci e temporali su Marche, Abruzzo, Molise, Lazio, Sud e Isole. Fenomeni molto intensi sono attesi su Lazio, Campania, Molise, Puglia, Basilicata tirrenica e Calabria settentrionale. Dal pomeriggio però graduale attenuazione dei fenomeni con successive schiarite serali. Temperature minime in calo su aree alpine, isole maggiori, Abruzzo, Marche e al sud, senza variazioni di rilievo altrove; Massime in diminuzione al sud peninsulare, su Abruzzo e settori meridionali di Lazio e Marche, stazionarie su triveneto ed Emilia-Romagna orientale, in generale aumento sul restante territorio.