Elezioni Pescara: verso la sospensiva? Oggi decide il Consiglio di Stato

Il giorno della verità per le elezioni bis a Pescara: il Consiglio di Stato dovrà decidere sulle richieste di  sospensiva o se andare al voto il 24 e il 25 agosto in 27 sezioni

Il Consiglio di Stato ha fissato al 18 dicembre 2025 la data dell’udienza pubblica di merito sui ricorsi presentati contro la sentenza del Tar, che ha annullato l’esito delle elezioni 2024 di Pescara, disponendo un nuovo voto in 27 delle 170 sezioni cittadine.
Oggi, invece, i giudici di palazzo Spada si pronunceranno sulle richieste di sospensiva che pure sono state presentate: resta da capire se le 27 sezioni – circa 16mila elettori – andranno al voto il 24 e 25 agosto, come disposto dal provvedimento del prefetto conseguente alla sentenza del Tar, o se bisognerà attendere la sentenza di merito.

A presentare il ricorso contro la sentenza, seppur con motivazioni differenti, sono stati sia il centrodestra sia il centrosinistra pescaresi.

Il Tar Abruzzo, accogliendo parzialmente il ricorso presentato all’indomani della tornata elettorale da una cittadina vicina al candidato sindaco di centrosinistra e da una ex consigliera comunale, ha disposto l'”annullamento delle votazioni e del risultato della procedura elettorale, con annullamento degli atti di proclamazione degli eletti dei candidati a Sindaco e Consiglieri Comunali e di nomina”, stabilendo al contempo l'”obbligo di ripetere il procedimento elettorale” per 27 sezioni, cioè quelle in cui sono emerse le irregolarità più gravi.

Nel provvedimento i giudici parlano di “vizi che trascendono aspetti meramente formali” e di “numerosissime irregolarità”, al punto che “non è stato raggiunto lo scopo di fornire un sufficiente grado di certezza in ordine all’autenticità, attendibilità e genuinità delle operazioni e del risultato elettorale”.

Due candidate del centrosinistra hanno presentato il ricorso per chiedere l’annullamento del voto in tutte e 170 le sezioni, riesaminando altri 24 seggi. Chiesta anche la sospensiva del decreto prefettizio del voto il 24 e il 25 agosto. A chiedere la sospensiva anche i consiglieri comunali di centrodestra. Il sindaco carlo Masci e nove assessori hanno presentato il ricorso contro la sentenza del Tar per ribaltare il verdetto dei giudici amministrativi. Il Comune ha impugnato la sentenza per evitare un aggravio di spese. Ma ora tutti attendono il verdetto di sospensiva o meno, che come detto, è l’ipotesi più attendibile.

 

Quali gli scenari del voto? 

Due le ipotesi possibili per il futuro politico-amministrativo della città. Tutti ruotano intorno alla possibilità e ai tempi del ritorno alle urne. La prima ipotesi, che scatterebbe in automatico se il Consiglio di Stato rigettasse tutte le richieste di sospensiva, prevede di votare il 24 e 25 agosto, con possibile turno di ballottaggio il 7 e 8 settembre nelle 27 sezioni indicate dal Tar. Una possibilità che oggi appare remota, ma che resta formalmente in campo. Il secondo scenario si aprirebbe in caso di accoglimento di una delle sospensive, l’orientamento più probabile secondo gli addetti ai lavori: il Consiglio di Stato blocca in via cautelativa la sentenza, consentendo all’amministrazione Masci di essere operativa almeno fino all’udienza del 18 dicembre.