Elezioni regionali: urne aperte, silenzio elettorale e polemiche

L’Abruzzo al voto per le regionali tra silenzio elettorale e polemiche per i post sui social e le trasmissioni tv. Salvini e Zingaretti a colpi di twitt.

“Chi non va a votare ha già perso, libertà è partecipazione! #elezioniAbruzzo #Abruzzo #oggivotoLega”. Così su Twitter il ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini.

Ma per Nicola Zingaretti, candidato alle primarie del Pd, il ministro Salvini con il suo twitt viola il silenzio elettorale a urne aperte. La replica del governatore del Lazio non si fa attendere: “Oggi si vota in Abruzzo e il ministro degli Interni Salvini viola la legge elettorale facendo propaganda. Pensano al partito distruggendo l’Italia. L’arroganza e l’incapacità al potere. Iniziamo a mandarli a casa”.

Forza Italia dal canto suo si indigna per la presenza del pentastellato Alessandro Di Battista, ospite di Lucia Annunziata in Rai.

“Liberissima di invitare chi vuole (perfino chi in un passato recentissimo le ha dato della “puttana”), ma perché proprio nella giornata del voto in Abruzzo – e nel pieno della consultazione elettorale – la Rai con Lucia Annunziata, permette una passerella e una ribalta ad Alessandro Di Battista? Non è un’entrata a gamba tesa nella competizione elettorale che permette uno squilibrio a favore dei 5Stelle e di un loro esponente di punta a discapito di tutte le altre forze che oggi non saranno presenti nel programma di Lucia Annunziata?”, si domandano i componenti di Forza Italia della Commissione di Vigilanza Giorgio Mulé, Maurizio Gasparri, Alessandra Gallone, Patrizia Marrocco, Andrea Ruggieri e Renato Schifani. “Magari con Di Battista non si parlerà di Abruzzo e di voto regionale, ma ogni argomento che sarà trattato riguarda inevitabilmente gli abruzzesi: il reddito di cittadinanza, quota 100, il caso trivelle, l’immigrazione, la sicurezza giusto per fare qualche esempio. Non sarà allora il caso di rinviare di una settimana l’intervista, non in nome della par condicio ma del minimo buon senso? Chiediamo quindi al presidente della commissione di Vigilanza di mettere in moto qualsiasi iniziativa presso la Rai affinché non venga consentito questo ulteriore strappo al pluralismo”.