“Alberi anti aborto”, esplode la polemica a “sinistra”

Esplode la polemica sulla mozione Scurti – Andreelli passata in Consiglio comunale a Pescara. Per le Associazioni locali si strumentalizza una legge dello stato un ambito ambientale per attaccare la legge sull’aborto. 18 Associazioni locali pronte a dare battaglia. Intanto è polemica anche tra le forze politiche di sinistra.

Esplode la polemica tra le forze di centrosinistra al Comune di Pescara sulla mozione a firma dei consiglieri Scurti – Andreelli di “piantare un albero per ogni bambino mai nato”. La mozione come riferito, è passata in consiglio comunale con il voto favorevole delle forze di maggioranza di centrodestra dei consiglieri del PD e l’astensione dei consiglieri del M5S. Sulla querelle è intervenuto anche il partito di Rifondazione Comunista con il Segretario nazionale Maurizio Acerbo e con la coordinatrice politica nazionale Viola Arcuri i quali hanno sottolineato che l’atto approvato dal consiglio comunale “è gravissimo in quanto si inserisce in un processo di delegittimazione della legge 194, quella che regola l’aborto”. “In questo modo, aggiunge ancora Viola Arcuri, si fa un balzo indietro di decenni, di lotte e manifestazioni in favore della donna”. “Le donne che sono in consiglio comunale, ha aggiunto la Arcuri, dovrebbero avere rispetto del movimento femminista”.

Non si è fatta attendere la replica dei consiglieri di opposizione di centrosinistra Marinella Sclocco, Stefania Catalano, Giacomo Cuzzi e Mirko Frattarelli i quali in una nota affermano che:

“La nostra storia personale, il nostro convincimento culturale, le nostre battaglie sono limpide e sono sempre dalla stessa parte: quella dei diritti delle donne. Le pescaresi e i pescaresi troveranno sempre in noi, e nei nostri colleghi di centrosinistra in Consiglio Comunale, un
sicuro e determinato presidio a difesa della Legge 194, una legge fra le migliori al mondo, e ci riconosciamo pienamente nello spirito e nelle battaglie che ne furono alla base”.

“Il nostro voto alla mozione presentata dal consigliere Adamo Scurti non è in alcun modo espressione di una volontà diversa: siamo profondamente dispiaciuti se il nostro voto ha potuto anche solo far pensare che avessimo con un colpo di spugna cancellato decenni di mobilitazioni civili e politiche. Non ce li siamo affatto dimenticati, e se qualcuno ha pensato che il senso della mozione approvata anche grazie al nostro voto fosse quello di sconfessare la legge sull’aborto, ha pensato male, e male di grosso. Nessun albero verrà piantato infatti per
“ricordare” le interruzioni volontarie di gravidanza previste dalla legge 194: nel dispositivo della mozione, che è l’unica parte che impegna la Giunta, si parla solo ed esclusivamente dei bambini mai nati, per i quali esiste una Giornata mondiale riconosciuta anche dal Ministero della sanità italiano e che sono altro rispetto agli embrioni di cui alla legge 194. Questo è lo spirito con il quale abbiamo votato la mozione, e nessun
altro. Né potrebbe essere il contrario, in quanto una mozione consiliare non può andare contro una legge nazionale e alzeremo ogni vigilanza affinché non ci sia alcun tentativo di andare oltre. Anzi, proprio a difesa della 194 e dei precisi confini entro i quali occorre restare, presenteremo un ordine del giorno molto chiaro. Terremo alta la guardia perché Pescara non torni indietro e non rinunci al cammino che ha fatto finora in nome dell’indipendenza e del rispetto delle donne”.

Mentre i rappresentanti di 18 associazioni locali intervengono in una nota per sottolineare che dopo aver letto sul sito ufficiale del comune di Pescara che il consigliere del gruppo Pescara Futura Adamo Scurti, nell’ultimo consiglio comunale ha presentato una mozione, approvata poi a maggioranza, con la quale “ si impegnano il Sindaco e la Giunta ad attivare ogni iniziativa per individuare un’area del territorio di Pescara su cui piantumare nuovi alberi – uno ogni bambino mai nato”, sono pronti a dare battaglia.

“Riteniamo questa iniziativa gravissima e inaccettabile, si legge in una nota. Viene strumentalizzata la legge 10/2013, che testualmente sancisce l’obbligo per i comuni al di sopra dei 15.000 abitanti di individuare aree su cui piantumare un albero “ per ogni bambino nato”, per fini che nulla hanno a che vedere con la tutela e lo sviluppo del verde pubblico”.
Pescara ha sicuramente bisogno di più alberi, ma soprattutto di adeguata manutenzione di quelli esistenti, e tutto ciò non può essere mascherato strumentalizzando l’esperienza delle donne che compiono una scelta dolorosa, senza il rispetto di tutte e di tutti.

“Pescara non ha bisogno di amministratori che usino sofferenze private per scalate pubbliche, Pescara non ha bisogno di battaglie contro l’interruzione di gravidanza travestite da altro. Le scelte femminili dovrebbero essere sostenute e garantite piuttosto senza colpevolizzazioni, con più medici non obiettori di coscienza che pratichino un atto sanitario sicuro, difendendo un diritto imprescindibile conquistato dalle donne. Quello che più si rende evidente in tale risoluzione è e la doppia morale di chi mette pesi sui soggetti con maggiori difficoltà sociali contingenti e copre spregevolmente i crimini di uomini e donne che approfittano di una posizione di potere per considerarsi al di sopra di ogni rispetto per l’umanità di ciascuna/o. Fino a quando le donne saranno cittadine di serie B e ci si sentirà in diritto di banalizzare le questioni femminili, fino a quando le donne quasi in solitaria si dovranno occupare della maternità e della cura familiare, fino a quando non si cercherà seriamente di dare applicazione alla legge sull’interruzione di gravidanza 194/78 e permettere a tutte le donne di esercitare liberamente e pienamente le proprie scelte, fino a quando non si cercherà seriamente di risolvere la piaga degli aborti clandestini cui troppe donne senza documenti sono costrette a ricorrere, come donne e come associazioni ci teniamo a ribadire che diffidiamo fortemente di questo “amore per la vita” che non c’è . Suggeriamo ai consiglieri di occuparsi della vita (già iniziata) delle bambine e dei bambini vittime della povertà e magari di piantar alberi per quelle creature (già nate) che hanno trovato nel Mediterraneo il loro cimitero”.

Queste le Associazioni firmatarie:

Coalizione Civica per Pescara, Coordinamento Donne della CGIL, UDI Pescara, Ananke, La Formica Viola, Mazì Pescara, Jonathan – diritti in Movimento, Arcigay Sylvia Rivera – Chieti, CGIL Pescara, Miladonnaambiente, Galina caminante, Italia Nostra sezione Lucia Gorgoni, Centro di cultura delle donne Margaret Fuller, Associazione MagLab, Associazione.

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