Turismo itinerante, presentato a Pescara un progetto della Lega

Promuovere il turismo itinerante in Abruzzo favorendo la permanenza notturna, per camper e caravan, soprattutto nei piccoli centri, e valorizzare i comuni abruzzesi, anche di piccole dimensioni.

Promuovere inoltre il soggiorno in location meno aggredite dal turismo di massa e caratterizzate da un’autenticità dell’intera offerta turistica. Sono gli obiettivi del progetto di legge regionale ‘Norme in materia di turismo itinerante’ presentato dalla Lega. Il progetto di legge è stato presentato nel corso di una conferenza stampa a Pescara, cui hanno partecipato, tra gli altri, il coordinatore regionale della Lega, Luigi D’Eramo, il capogruppo, Pietro Quaresimale, e il consigliere regionale Fabrizio Montepara. La proposta di legge in questione va ad abrogare la legge 162 del 1998 ‘Norme regolamentari del turismo itinerante’, inserendo delle modifiche “importanti e innovative” riguardo la disciplina della sosta temporanea di caravan e autocaravan in apposite aree pubbliche. Tra le novità, rispetto alla legge del 1998, vi sono la riduzione a 48 ore del limite massimo di sosta all’interno delle aree, elevandolo a 72 ore solo in caso di gestione diretta da parte dei Comuni o di affidamento della gestione a società a prevalente capitale pubblico o alle pro loco; la possibilità, per i Comuni, di integrare i propri Piani di Protezione Civile con l’individuazione di queste aree come aree di accoglienza in caso di emergenza o calamità. La norma prevede, inoltre, che la Giunta regionale garantisca la presenza di aree attrezzate nei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.

“Quella itinerante è una forma di turismo che in Abruzzo è ancora da scoprire, ma che nel Nord Europa è molto sviluppata – dice Montepara – Si tratta di un turismo particolare: persone che vogliono stare a contatto con la natura, che vanno alla ricerca del piccolo borgo, delle piccole oasi ambientali, in quei posti che non si scoprono con la grande distribuzione turistica. Dobbiamo attrezzarci per recepire questa forma di turismo”. “E’ una legge già depositata, abbiamo già trovato i capitoli di spesa. Speriamo venga approvata nel 2020 dal Consiglio regionale. A livello di bilancio abbiamo messo 250 mila euro come primo anno. Ma pensiamo a un finanziamento triennale. Con questo progetto – conclude – ci concentriamo su forme di accoglienza particolare e l’Abruzzo ha tutte le caratteristiche per sfruttare le sue peculiarità”.