Vertice a Roma su chiusura Ball: i sindacati: “Ci prendono in giro”

Nessuna buona notizia dall’incontro di ieri, al Ministero dello Sviluppo Economico, fra la Ball Beverage Packaging Italia e i sindacati di Chieti e Nogara (Varese) e le RSU dello stabilimento di San Martino sulla Marruccina.

 

All’incontro hanno partecipato anche il vice capo di gabinetto Sorial e il rappresentante del Ministero, Castano. Presenti inoltre il presidente
della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, e il sindaco di San Martino, Giammarino. In presidio davanti al Ministero i lavoratori e una delegazione di sindaci arrivati da Ripa Teatina, Roccamontepiano, Guardiagrele e Rapino.

“La vicenda – scrivono le organizzazioni sindacali – ha stupito anche le istituzioni nazionali, non è comprensibile l’atteggiamento irriguardoso e le modalità scelte dalla Ball, le argomentazioni non hanno le gambe per camminare così come non sono comprensibili le ragioni della chiusura dello stabilimento chietino, allo stesso tempo non sono credibili le dichiarazioni di spostare le produzioni per alcuni mesi a Belgrado per poi riportarle entro ottobre 2019 in Italia a Nogara. Il Ministero in maniera ferma chiede ai rappresentanti aziendali che la Ball venga al tavolo, che quantomeno sia responsabile, usufruisca degli ammortizzatori sociali e con un gioco di squadra cerchi con istituzioni e OOSS una reindustrializzazione del sito per tutelare chi fino a oggi ha prodotto profitto per le loro tasche. I rappresentanti dell’azienda hanno dichiarato che non hanno mandato per dare una risposta. Il Ministero ha annunciato che riconvocherà il tavolo entro dieci giorni. Pochi minuti dopo, a tavolo concluso, la Ball contatta le segreterie provinciali di FIOM e FIM e si smentisce dichiarando che non è disposta a dialogare in nessun modo, né di ammortizzatori né di reindustralizzazione, e che l’ unica offerta resta quella di un’eventuale incentivo economico ai lavoratori. A questo punto la Ball non continua a mancare di rispetto esclusivamente ai propri dipendenti, bensì aggiunge un ulteriore atto gravissimo scavalcando di fatto il Ministero e prendendolo in giro”.