25 novembre, tante iniziative per dire no a tutti i tipi di violenza sulle donne

La pioggia, la grandine il maltempo non hanno fermato l’iniziativa a piazza Salotto a Pescara, con la polizia e il 118 che hanno dispensato consigli utili per evitare che la violenza si trasformi in tragedia

Lungo corso Umberto inaugurata una panchina rossa, simbolo contro la violenza di genere. No alla violenza sulle donne: a Pescara le iniziative sfidano il maltempo. Purché se ne parli. Non solo oggi, 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle le donne, c’è un anno intero per capire che la scia di sangue non si spezza.

Una palazzina confiscata alla criminalità in strada Colle Marino accoglierà le donne vittime di violenza

Non solo una sensibilizzazione costante della popolazione con iniziative di ogni genere che coinvolgano tutti, dai bambini agli anziani. Il Comune di Pescara continua a lavorare anche sulle iniziative concrete di sostegno alle donne vittime di violenza. E nel giorno in cui si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il sindaco Carlo Masci e l’assessore alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio annunciano la nascita di due case di seconda accoglienza (”di sgancio”), da realizzare al piano terra e al piano superiore di una palazzina residenziale che si trova in strada Colle Marino confiscata alla criminalità. Lì saranno ospitate, dopo i lavori di ristrutturazione finanziati con 315mila euro dal Pnrr (Agenzia per la coesione sociale), le donne che hanno intrapreso un percorso di uscita dalla violenza: donne sole o con i propri figli. Il progetto “Demetra” ha il duplice obiettivo di ridurre il rischio di rientro delle donne in casa, nel caso in cui non abbiano la possibilità di mantenersi economicamente, e di aumentare progressivamente la capacità di empowerment e l’autonomia delle vittime di violenza.

“Gli appartamenti, spiega il vicesindaco Sulpizio, saranno sistemati e resi funzionali per ospitare a canone concordato (per un periodo massimo di 18 mesi) due nuclei familiari e cioè una donna sola e una con due figli. Per le beneficiarie sarà prevista la possibilità di avvalersi del sostegno di professionisti altamente specializzati. Demetra è solo uno dei tasselli pensati, progettati e costruiti dal Comune di Pescara per il contrasto alla violenza sulle donne: dal 2006 Pescara, insieme ad altri Comuni (Torino, Napoli, Palermo e Venezia), è una città pilota del 1522, il numero antiviolenza nazionale, e ha attivato una rete antiviolenza interistituzionale, dal 2004. Tra i servizi promossi c’è il Centro antiviolenza gestito in convenzione con l’associazione Ananke, c’è la prima Casa rifugio d’Abruzzo, e c’è anche il Centro per accogliere gli uomini maltrattanti“.

“Per quanto riguarda gli immobili sottratti alla criminalità, ricorda Masci, non si tratta del primo progetto del genere in campo sociale visto che negli anni passati il Comune ha destinato, per la prima volta in Abruzzo e a Pescara, gli immobili confiscati alle persone senza dimora attivando contemporaneamente una serie di azioni sinergiche come l’orientamento al lavoro e i tirocini formativi per chi non aveva una casa. E ha anche attivato uno sportello di ascolto sociale in uno degli appartamenti confiscati alla criminalità”. “Oggi la soddisfazione è doppia, conclude Sulpizio, perché diamo ancora una volta una dimensione sociale agli immobili sequestrati alla criminalità e lo facciamo in favore delle donne che sono uscite dal tunnel della violenza, che hanno avuto il coraggio di denunciare, di farsi aiutare e di tornare libere. Ed è importante che l’intervento sia finanziato dall’Europa, senza gravare sulle tasche dei pescaresi”.

Solo in Abruzzo, dall’inizio dell’anno a oggi sono 7 le donne vittime di femminicidio. La pioggia, la grandine, il nevischio non hanno fermato le iniziative in centro a Pescara. In piazza Salotto Polizia e operatori del 118 presenti per dispensare consigli utili affinché la violenza non diventi tragedia. Una iniziativa voluta da Alessandra Romano con l’associazione Fidapa. Sono stati lanciati in cielo palloncini rossi scanditi dai nomi delle donne uccise dall’inizio dell’anno a oggi in Italia. Poco più in là, lungo corso Umberto, alla presenza di alcuni amministratori comunali di Pescara, è stata scoperta una panchina rossa, in un luogo di ritrovo come un bar, dove lo sguardo dovrà cadere per forza su quel simbolo. L’iniziativa è partita da un’idea di Carlo, titolare del bar, con Riccardo Padovano Confcommercio, Daniela Renisi Federalberghi e Danielle Mastrangelo Le Ali.

A Chieti presentata stamane al Foyer del Teatro Marrucino la proposta del nuovo Regolamento comunale sulle pari opportunità, in presenza del sindaco Diego Ferrara, l’assessore alle Pari Opportunità Chiara Zappalorto e Maria Laura Di Loreto, sociologa e coordinatrice del Centro anti-violenza Donna Alpha. Assenti, causa influenza il presente del Consiglio comunale Luigi Febo e la consigliera Barbara Di Roberto, promotrice del testo. L’incontro è proseguito con la relazione della professoressa di origine teatina Pina Lalli, professore ordinario dell’università di Bologna in Sociologia dei processi culturali e comunicativi, vicedirettore del Dipartimento Scienze Politiche e Sociali al cui interno dirige il Centro di ricerca CoMediaS  (Comunicazione, Media e Spazio pubblico) e coordina l’Osservatorio di ricerca sul femminicidio. Il suo intervento “Luoghi comuni o pregiudizi? Spunti di riflessione sulla La violenza contro le donne” ha percorso un tema tuttora aperto a livello internazionale.

Sono undici i provvedimenti adottati dal Tribunale di Sulmona nell’arco degli ultimi undici mesi per contrastare la violenza di genere: 8 divieti di avvicinamento e 3 arresti di cui l’ultimo la scorsa settimana a Pratola Peligna. Sono i numeri che arrivano nella giornata del 25 novembre, dedicata all’eliminazione della violenza di genere. Inoltre il Tribunale ha avuto circa 50 sopravvenienze di causa legate a tale fenomeno e ne ha definite una settantina. Numeri ancora alti secondo le associazioni che operano in rete con le forze dell’ordine. Nel centro antiviolenza dell’associazione La Diosa sono state assistite 86 donne con un’età media di 43 anni, di cui solo il 23% ha completato il percorso. Nel Centro antiviolenza La Libellula della cooperativa Horion, solo nel 2023 sono state 56 le segnalazioni pervenute. Un dato in aumento rispetto alle 46 dello scorso anno.

25 Novembre: a Montesilvano tutto pronto per lo Spazio Donna. Una casa, una casa vera, protetta, sicura: è quella che il Comune di Montesilvano con L’Azienda Speciale, ha messo a disposizione delle donne vittime di violenza fisica e psicologica. Oggi 25 novembre la presentazione ufficiale di questa iniziativa concreta che partirà da febbraio e sarà uno dei pochi centri in Italia, di questo tipo, a gestione pubblica. Dal brutto nasce il bello, perché l’appartamento in questione è stato confiscato alla malavita, come spiega il sindaco Ottavio De Martinis che si dice soddisfatto per la nuova destinazione dei locali. Sandra Santavenere dell’Azienda Speciale, spiega che tutto il personale è a disposizione per le donne vittime non solo di violenza fisica ma anche psicologica, grazie a professionisti che le seguiranno in un percorso preciso. C’è l’appello, inoltre, alla giustizia, affinché faccia presto in modo che altre persone possano essere assistite nello Spazio Donna di Montesilvano che, al momento, può dare sostegno e una casa a tre donne.