Morte ex sindaco Pace, condannato il suo investitore

E’ stato condannato a 8 mesi di reclusione e un anno e sei mesi sospensione della patente, il 67 enne che il 27 marzo di due anni fa ha investito l’ ex sindaco di Pescara Carlo Pace  81 anni deceduto il giorno dopo in Ospedale per i gravi traumi riportati. Le motivazioni si conosceranno entro il 10 marzo del prossimo anno.

E’ stato condannato a otto mesi di reclusione, dal gup del tribunale di Pescara Elio Bongrazio, l’automobilista di 67 anni accusato di omicidio stradale per avere investito, il 27 marzo 2017, l’ex sindaco della città adriatica Carlo Pace che stava attraversando la strada in via Silvio Pellico. Soccorso e trasportato in ospedale, Pace, 81 anni, morì il giorno dopo nel reparto di Rianimazione. Il pm aveva chiesto una condanna a un anno di reclusione. Nei confronti dell’imputato, giudicato con il rito abbreviato, è stata disposta anche la sospensione della patente per un anno e sei mesi. Riconosciute, inoltre, le attenuanti generiche e la diminuente prevista per il concorso di colpa della persona offesa. Le motivazioni della sentenza saranno rese note il 10 marzo 2020. Nel corso dell’udienza i familiari di Pace, tramite i loro legali Giovanni Mangia e Sabrina Di Liso, hanno comunicato la rinuncia all’azione civile e alla costituzione di parte civile, dopo aver raggiunto un accordo transattivo con la compagnia assicurativa dell’imputato sui termini del risarcimento del danno, per una cifra che ammonta a 520 mila euro. Per l’accusa l’automobilista investì Pace, “così cagionandone la morte per colpa consistita in imprudenza, imperizia, negligenza e per violazione delle norme che disciplinano la circolazione stradale”. In particolare, all’imputato, è stato contestato di “avere omesso di ridurre la velocità di marcia del veicolo” nonostante Pace “avesse iniziato ad attraversare con direzione mare-monti la carreggiata stradale”. La difesa, rappresentata dall’avvocato Matteo Cavallucci, ha replicato sottolineando come al suo assistito, che prestò immediatamente soccorso all’ex sindaco e si interessò delle sue condizioni anche in seguito, sia stata contestata un’imprudenza generica che era alla base dell’investimento, peraltro avvenuto al di fuori delle strisce pedonali, come risulta dagli accertamenti della polizia municipale. Al 67 enne, inoltre, non è stato imputato alcun eccesso di velocità ed è risultato negativo all’alcoltest.

 

Fabio Lussoso: