Incendio Italpannelli: aperta un’inchiesta

Incendio Italpannelli di Ancarano: aperta un’inchiesta. Sarà l’inchiesta avviata dal Sostituto Procuratore di turno, Stefano Giovagnoni a chiarire le cause alla base del devastante incendio che nel pomeriggio di ieri ha distrutto gran parte dello stabilimento della Italpannelli, l’azienda di Ancarano specializzata  nella progettazione e produzione di pannelli di ogni tipo, soprattutto isolanti.

Al momento le attenzioni maggiori sono concentrate sull’emergenza ambientale. I fumi hanno lasciato sprigionare nell’aria un enorme quantitativo di diossina. Il vasto territorio circostante sarà monitorato per valutare il livello di inquinamento. L’incendio, come già riferito, è stato domato dopo oltre cinque ore di lavoro estenuante da parte dei vigili del fuoco di Teramo ed Ascoli Piceno. Particolarmente difficili anche le operazioni di bonifica dell’intera area. Nel frattempo, dopo un briefing tra le Prefetture di Teramo e di Ascoli Piceno, i sindaci dei Comuni interessati, Arta, Asl e Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, i primi cittadini dei Comuni il cui territorio ricade entro un chilometro dall’area dell’azienda sono stati invitati a emettere ordinanze che vietano l’uso di acqua di pozzo, ortaggi e verdure, in attesa dell’esito delle analisi effettuate sui campioni prelevati. Si tratta di una misura precauzionale, così come l’indicazione data ai cittadini di tenere chiuse porte e finestre a fronte della persistenza del fumo nero che si è sprigionato dell’incendio. Ancora da chiarire l’origine delle fiamme. Intanto il sindaco di Ancarano, Angelo Panichi, ha revocato nella tarda serata di ieri l’ordinanza di chiusura della strada comunale di via Massone nel tratto di collegamento con la provinciale 1 lungo la quale e’ insediata la Italpannelli. Le fiamme avevano prodotto un’alta e densa colonna di fumo nero, visibili anche a molta distanza, arrivata fino ad alcuni comuni limitrofi marchigiani a causa del vento. Per l’azienda i danni sono molto ingenti. Sempre ieri, dopo un tavolo tecnico nel comune di Ancarano tra le prefetture di Teramo ed Ascoli Piceno, i sindaci dei Comuni interessati, oltre ad Ancarano, Sant’Egidio alla Vibrata e Controguerra per il versante teramano, quelli di Spinetoli, Colli del Tronto e Castel di Lama per il territorio marchigiano, sono stati invitati ad emettere ordinanze che vietano l’uso di acqua di pozzo, ortaggi e verdure, in attesa dell’esito delle analisi sui campionamenti prelevati che saranno effettuate da Arta, Asl e Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise. Ancora da accetare le cause che hanno originato il vasto rogo, domato dopo piu’ di 5 ore da numerose squadre dei vigili del fuoco. Ai cittadini, che risiedono nel raggio di un chilometro dal luogo dell’incendio, era stato raccomandato di rimanere a casa chiudendo porte e finestre, cosi’ come disposto dalla prefettura. Il fumo prodotto dai materiali incendiati aveva sensibilmente ridotto anche la visibilita’ per cui era stata disposta la temporanea chiusura del raccordo autostradale 11 Ascoli-Porto d’Ascoli dallo svincolo di Castel di Lama (km 10.300) a quello di Spinetoli (km. 14,700).

Aggiornamento 17.40

A ventiquattro ore dall’incendio all’interno della Italpannelli di Ancarano, il sindaco del comune teramano, Angelo Panichi, ha deciso la ripresa dell’attività di tutte le aziende che si trovano nei pressi dell’area – in questo momento sono in preparazione le ordinanze – stabilendo però contestualmente la chiusura precauzionale delle scuole del territorio comunale per la giornata di domani, quest’ultima già annunciata sul sito del Comune. Il primo cittadino sul suo profilo Facebook spiega come questa mattina abbia personalmente seguito le operazioni degli organi tecnici deputati ai prelievi necessari “per la verifica dello stato di fatto dell’aria e di quanto altro interessato dalle conseguenze dell’incendio”. “Contestualmente alla seconda e contemporanea riunione e sopralluoghi congiunti, seguiti dal vice sindaco Silvano Del Cane – scrive Panichi su FB -, si è dato luogo alla riapertura delle aziende limitrofe ad Italpannelli. Ed a seguito delle prescrizioni evidenziate dalla Asl verrà allargato con idonea ordinanza da 1 a 5 km il raggio di monitoraggio per quanto riguarda le precauzioni già emanate nella giornata di ieri”. Il riferimento è al divieto di utilizzo di ortaggi e frutta, di acqua di pozzo per uso irriguo e per alimentazione animale, di prodotti commestibili da animali domestici.

“Il nostro lavoro continua per spegnere i focolai e mettere in sicurezza la struttura con le gru per l’eventuale ripristino dell’azienda: siamo riusciti a salvare la restante parte della fabbrica, dove sono stati distrutti circa 17mila metri quadrati di capannone”: a parlare è il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Teramo, Romeo Panzone, che ad Ancarano ha coordinato ieri il lavoro di una cinquantina di colleghi, con una ventina di mezzi, per oltre 7 ore impegnati a domare l’incendio scoppiato alla Italpannelli. Quanto alle possibile cause del rogo, dice: “Abbiamo ascoltato le testimonianze, l’articolazione dell’evento. La Procura ha aperto un’indagine e sequestrato l’area, stiamo mettendo insieme i pezzi della ricostruzione: sembrerebbe, ma è soltanto una prima ipotesi, che sia stata una disattenzione degli operai, vedremo le operazioni che stavano compiendo e come le stavano compiendo”. Il pensiero è ora rivolto al pompiere di 44 anni del distaccamento di Nereto ricoverato all’ospedale di San Benedetto del Tronto: “C’è una prognosi riservata, i medici al momento non si pronunciano, diciamo che è stato l’unico neo di un intervento eseguito con grande slancio dai miei uomini. Il vigile è stato però subito assistito e soccorso. Speriamo che tutto si risolva in maniera positiva”.

Ecco come si presenta oggi la Italpannelli di Ancarano:

Il servizio del Tg8: