Montesilvano: dopo sgombero, accampati su lungomare

Notte di tensioni dopo lo sgombero di circa 120 cittadini senegalesi dalle palazzine di via Ariosto, a Montesilvano. Ieri la protesta ha visto anche canti e balli in strada. Stamani alcuni extracomunitari si sono accampati sul lungomare.

Sono accampati sul lungomare di Montesilvano, i cittadini senegalesi rimasti senza alloggio, dopo lo sgombero di mercoledì scorso, in via Ariosto, da parte delle forze dell’ordine, su ordinanza del sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, per questioni igienico sanitarie e di sicurezza. Non sanno dove andare e la notte dormono in spiaggia, i cittadini senegalesi, che prendono le distanze da chi vive nella illegalità. C’è chi tra loro, precisa di aver sempre pagato l’affitto, anche 500 euro al mese, e chi sostiene a gran voce che la maggior parte dei cittadini senegalesi che viveva nel quartiere, non aveva nulla a che fare con lo spaccio o la illegalità. C’è anche chi è in polemica con le decisioni del Governo italiano che “ospita negli alberghi i profughi, con vitto, alloggio e telefoni di ultima generazione, e allontana chi ha pagato l’affitto e le bollette, costringendolo a vivere in strada”. Dal canto suo, il sindaco Maragno ribadisce che la situazione in via Ariosto e zone limitrofe era diventata insostenibile e che, comunque, l’ordinanza è rivolta ai proprietari degli immobili, i quali ora dovranno provvedere al ripristino delle condizioni igienico sanitarie. Non si smorzano, tuttavia, le polemiche: Corrado Di sante, di Rifondazione Comunista, parla di fallimento della politica che sgombera le persone senza però dare loro una sistemazione e “così, il problema, come si vede, si sposta in strada”.

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Altri due cittadini senegalesi sono stati arrestati, dopo il blitz delle forze dell’ordine di mercoledì scorso, su disposizione dell’ordinanza del sindaco di Montesilvano Maragno, nel “ghetto” di via Ariosto. La disperazione dei cittadini extracomunitari rimasti senza alloggi, è tornata nuovamente a esasperare gli animi e nella notte, è andata in scena una nuova protesta. Intorno all’una, un gruppo di cittadini senegalesi che sono stati “sfrattati” dai proprio alloggi, hanno tentato di occupare nuovamente le case, sfondando le murature degli ingressi. All’arrivo dei Carabinieri, la tensione è salita, alcuni degli ex inquilini stranieri hanno scagliato oggetti contro le forze dell’ordine e due di loro sono stati arrestati. Ieri sera è stato necessario chiudere il traffico in un tratto del lungomare perché alcuni Senegalesi hanno occupato la zona del mare vicino a via Ariosto e bloccato le auto, anche a suon di canti e balli. Per tutta la giornata, le palazzine della zona sono state presidiate dalle forze dell’ordine. Gli immigrati, rimasti senza un tetto, gridano le loro storie di disperazione ma il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, sei mesi fa aveva emesso l’ordinanza di sgombero a causa di problemi igienico-sanitari dell’area in questione. I residenti delle zone limitrofe, più volte, avevano lamentato una situazione divenuta ormai insostenibile che andava avanti da oltre 20 anni in una delle zone più turistiche della città, dove erano frequenti episodi di spaccio e dove, nel degrado, sorgeva il quartier generale della merce contraffatta. Alcuni residenti, però, polemizzano anche con i proprietari degli appartamenti che hanno affittato gli appartamenti senza controllare, effettivamente, la situazione all’interno. Ci sono dei turisti, proprietari di seconde case, che mal digerivano la situazione annosa e si dicono sollevati dal blitz. Secondo altri cittadini, però, lo sgombero non risolverà la problematica ma la sposterà solo altrove. E c’è chi, tra i Senegalesi, prende le distanze da quelli che commettono azioni illegali e si dicono disperati perché non sanno dove andare. Una vicenda di certo non facile da gestire, mentre le reazioni anche all’interno delle forze politiche sono diverse. In via Ariosto ora restano materassi, divani, elettrodomestici, pentole e posate ed altri oggetti, a testimoniare pezzi di vita e di degrado che, forse, per troppi anni si è fatto finta di non vedere.

Antonella Micolitti:

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  • Scusate se commesso alcuni errori di trascrizione ed altro! David

  • Non è detto che questi"cittadini" senegalesi debbano rimanere in Italia, a tutti i costi! Questi hanno una patria per cui è non è impossibile ritravasarli, accompagnandoli a casa loro; sarà difficile farlo, perchè ormai si sono abituati a vivere da noi, possono fare ciò che vogliono perchè c'è chi li protegge, ma si deve tentare! Si parla di "macata integrazione", il fatto è, invece diverso, perchè l'unica cosa che non riescono a fare dopo tanti di permaneza, è comportarsi civilmente e ad adeguarsi alle nostre leggi! Siccome sono passati tanti anni e non sono riusciti ad integrarsi devono ritornare, ACCOMPAGNATI, a casa loro! Non si può pensare, poi, di riaprire il loro mercato in uno dei sottopassi della stazione di Pescara, spendendocianche soldi! Costoro venderebbero roba "taroccata" o meglio "contraffatta"! Gira gira sono sempre le mafie a guadagnarci con questi merciSarebbe come dare uno schiaffo ai nostri commercianti! Non solo questi "neri"non pagano le tasse, ma per questi si devono spendere soldi per accomodare il sito con cui poter definire la riapertura di questo mercato"del falso"! Tutta questa solidarietà stupidamente buonista deve finire! I senegalesi"sgomberati" da via Ariosto a Montesilvano, facevano un mestiere non utile alla comunità ma deprecabile (spaccio di droga ed esercizio della prostituzione!) da non farli considerare "poverini o brave persone"! Avete visto: una volta radicati qui da noi, questi non solo non vogliono andare via, ma si ribellano anche in maniera violenta contro le nostre forze dell'ordine scagliando corpi contundenti, e materiale "con cui far male"! Quando fra qualche anno questi stranieri definiti"la ricchezza d'Italia", saranno cresciuti a dismisura non saranno più controllabili e veramente ci "faranno del male"!Le forze politiche d'accordo su questa accoglienza diffua-, compreso anche il sindaco maragno di Montesilvano non è immune da "gravi" peccati, perchè che fino a ieri aveva cercato un sito dove alloggiare i migranti in arrivo, - facessero un bel salto di qualità, organizzando "un controesodo" partendo essi stessi con questi "poveri" migranti e stranieri in genere di tutte le parti d'Europa e del mondo" per combattere guerre di indipendenza nei territori d'Africa e del mondo dove c'è tanto caos e mancanza di democrazia e libertà! Questi politici, finalmente dimostrebbero di essere "politici senza frontiera" e ci libererebbero del loro peso"inutile incocludente e pernicioso" per l'Italia, nonchè della presenza di questi individui divenuti troppo numerosi e pericolosi per la nostra salute e per le forze dell'ordine! David