Pescara: in piazza contro legge su omofobia, è polemica

Domani a Pescara manifestazione contro legge  su omofobia. Mobilitazione in contemporanea con altre 100 piazze italiane.

Si terrà domani sera alle 21, in piazza della Rinascita a Pescara, in collegamento con altre 100 piazze italiane, la manifestazione organizzata dal movimento “Pro Vita e Famiglia” e dal “Family Day”, per protestare contro il progetto di legge Zan-Scalfarotto, che punta ad estendere alle manifestazioni d’odio fondate sull’omofobia e sulla transfobia le norme del codice penale che già puniscono la propaganda e l’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica o religiosa. Secondo gli organizzatori della manifestazione #Restiamoliberi! si tratterebbe di una legge liberticida e incostituzionale, che mira ad imporre il bavaglio ai cittadini che abbiano opinioni diverse.

Non mancano le polemiche come quella sollevata da Maurizio Acerbo segretario nazionale di Rifondazione Comunista: 

“In piazza Salotto è stata convocata per domani una manifestazione omofoba da parte di chi alimenta discriminazione e oscurantismo. Trovo scandaloso che si faccia a pochi passi dal luogo in cui pochi giorni va si è consumata un’aggressione omofoba ai danni di un giovane omosessuale”. Vuol dire che certa destra – prosegue Acerbo – che non ha condannato in Consiglio comunale quell’aggressione, pensa che cavalcare i pregiudizi contro i gay paghi politicamente”.Il segretario di Rifondazione ha convocato per domani alle 21, in contemporanea con #restiamoliberi, una contromanifestazione che si terrà in piazza Sacro Cuore, alla quale hanno aderito decine di associazioni, movimenti, circoli culturali, sindacati e partiti. “Spero venga anche il sindaco Masci – ha detto Acerbo – che al contrario dei suoi consiglieri ha manifestato l’intenzione di costituirsi parte civile contro gli aggressori del giovane omosessuale picchiato a Pescara”. Il leader di Rifondazione ha però aggiunto di augurarsi “che vengano soprattutto tanti cittadine e cittadini, a prescindere dagli orientamenti politici, per testimoniare che Pescara è una città tollerante e non intende diventare la capitale dell’omofobia”.