Pescara: Foschi, portici via Carducci dormitorio per clochard

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“I portici di via Carducci trasformati in un dormitorio, con una lunga fila di senzatetto che ogni sera, armati di un cartone per materasso e di una coperta, si allineano, uno dopo l’altro, sul pavimento per trascorrervi la notte”, è quanto denuncia Armando Foschi di Pescara MiPiace.

Foschi ha riferito di aver raccolto le lamentele di cittadini, residenti e commercianti di questa via nel cuore di Pescara, a due passi da piazza Salotto. E in una luna nota spiega:

“Tutto questo, rappresenta non solo un elemento di degrado sotto il profilo dell’immagine turistica della città, ma soprattutto un’offesa alla dignità umana. È la fotografia che abbiamo scattato lo scorso week end e che rende il quadro esatto delle politiche sociali di sinistra del sindaco Alessandrini e dell’assessore delegato Antonella Allegrino, oltre che dell’assessore alla Polizia municipale Gianni Teodoro, che continua a riempire i giornali locali di presunte notizie su task force ed A-Team e poi non riesce neanche a garantire la cura ordinaria delle strade più centrali della città. Ovviamente trasmetteremo le immagini alla Commissione comunale Controllo e Garanzia e alla Commissione Politiche sociali per chiedere conto alla giunta comunale del proprio operato nell’assistenza a chi una casa non ce l’ha”.

“Nel solo fine settimana abbiamo contato una quarantina di persone, evidentemente senzatetto se la sera si accampano sotto i portici per dormire – ha sottolineato Foschi -. Ad allertarci sono stati alcuni abitanti della zona, ma soprattutto i commercianti che da diversi giorni hanno notato quelle ‘presenze’, ovvero cittadini con qualche forma di disagio che, già intorno alle 19, armati di qualche carrello di fortuna e di buste varie, cominciano ad aggirarsi sotto i portici di via Carducci, alle spalle dell’Elefante michettiano, dunque nella parte sud di piazza Salotto, quasi a occupare un posto per la notte. Alla chiusura dei negozi, poi, si allestisce un vero dormitorio: i senzatetto stendono a terra, sulla parte pavimentata, all’interno dei minitunnel, i cartoni raccattati durante il giorno, al proprio fianco posizionano i propri averi, e, appena possibile, si stendono l’uno accanto all’altro, coprendosi con una coperta fin sulla testa, alla ricerca di una privacy impossibile. Ogni tanto qualche residente si affaccia pure per stendere un piatto di pasta o per offrire un maglioncino, ma è evidente che sono palliativi, che testimoniano la solidarietà umana della nostra città, ma anche l’incapacità amministrativa di chi da quattro anni e mezzo governa Pescara e non è in grado di fornire assistenza a senzatetto stanziali, dopo che anche il dormitorio di via Alento, pure costruito per ospitare i senza fissadimora della stazione ferroviaria, è stato adibito a struttura per gestire l’accoglienza dei presunti profughi.

A destare preoccupazione, scontata e comprensibile, da parte dei residenti e dei commercianti, è chiaramente l’elevato numero dei senzatetto che ormai ogni notte occupano in modo stabile gli spazi sotto i portici, senza alcuna forma di controllo o di verifica delle presenze. Senza dimenticare che poi a pagare i danni di quelle presenze sono soprattutto gli esercenti della zona che, ogni mattina, si ritrovano a dover lavare la pavimentazione con acqua e candeggina per tentare di cancellare le tracce di urina e i rifiuti che, ovviamente, quei senzatetto, privi di qualunque forma di assistenza e di sostegno, lasciano dietro di sé.

Gli stessi cittadini – ha aggiunto ancora Foschi – hanno affermato di aver più volte segnalato la problematica all’amministrazione comunale, che però continua a ignorare la loro istanza, e la loro richiesta di sicurezza e controllo. Che è invece un diritto per chi abita in quella zona, per chi vi lavora, ma anche per chi si trova a vivere una condizione di disagio, di abbandono, di esclusione dalla società e non ha altra soluzione che dormire di notte sotto i portici aperti del centro cittadino, una nota vergognosamente stonata rispetto alle decine di migliaia di euro spesi dalla giunta Alessandrini per finanziare feste e festarelle, tra notti bianche e concertini. Suscita amarezza pensare che sabato prossimo, mentre il sindaco Alessandrini spenderà ben 77mila 500 euro per due ore di canzonette in piazza Salotto, con Loredana Bertè, costo 41mila 800 euro, e Irene Grandi, spesa 19mila 800 euro, esattamente a due passi ci saranno almeno una quarantina di cittadini privi di un tetto che cercheranno un angolo sicuro per dormire, ammassati l’un l’altro per darsi sicurezza e protezione, sopportando pure il frastuono della piazza.

Quei senzatetto sotto i portici rappresentano il fallimento di quattro anni di politiche sociali farsa di un’amministrazione comunale incapace persino di individuare le priorità del territorio e che pensa basti buttare soldi all’aria per fare musica per rilanciare quelle attività commerciali che poi si ritrovano davanti alle vetrine i clochard a dormire. Ovviamente – ha aggiunto Foschi – l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ ritiene vergognosa la situazione sociale che Pescara sta vivendo, che non è degna di una città civile: gireremo il nostro reportage alle Commissioni consiliari Controllo e Garanzia e Politiche sociali per chiedere alla giunta Alessandrini come intende intervenire per eliminare quello che è un potenziale problema di ordine pubblico e che comunque offende la dignità di quei senzatetto, fermo restando che non è uno sgombero plateale che risolverà il problema.

Non ci attendiamo di vedere domani le squadre speciali o i Navy Seal della Polizia municipale per far sparire quei cartoni, un blitz il cui unico effetto sarebbe quello di spostare quelle presenze di qualche metro, piuttosto ci aspettiamo di vedere scendere in strada lo staff degli assistenti sociali al fine di dare una sistemazione dignitosa a quei clochard che – conclude Foschi – non possono trascorrere l’intera estate dormendo sotto le stelle”.