Comune Pescara: il bilancio di Del Vecchio

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Enzo Del Vecchio lascia il Comune di Pescara e il suo incarico da vice sindaco per andare a capo della segreteria del Presidente della Regione D’Alfonso. Il bilancio dei suoi 33 mesi.

Dopo poco meno di tre anni dall’insediamento della Giunta di Pescara guidata dal sindaco Marco Alessandrini, l’ex vicesindaco ed ex assessore ai Lavori Pubblici, Protezione Civile, Grandi Infrastrutture e Demanio Marittimo, Enzo Del Vecchio, saluta Palazzo di Città per andare in Regione a lavorare con il Governatore Luciano D’Alfonso. Salutato non solo dagli amministratori ma anche dai dipendenti e collaboratori, l’ex vice sindaco ha raccontato i suoi trentatré mesi di attività intensa:

“Oggi abbiamo presentato il lavoro fatto in questi 33 mesi e non pensavo che, grazie alla mia struttura, che voglio ringraziare, potessimo portare a termine tante opere, e lavorare così per la nostra città. Difficile dire cosa mi abbia reso più orgoglioso del lavoro fatto, pur nelle difficoltà che oggi, chi amministra, deve considerare. Mi viene in mente il progetto del Ponte Nuovo, il nuovo Prp con i fondi del Masterplan, la riorganizzazione delle aree di risulta con nuovi parcheggi in città e il finanziamento per la riqualificazione delle periferie, ma quello che mi ha reso felice è il lavoro fatto tutti i giorni in giro per la città incontrando i cittadini, anche nei momenti difficili quando con la Protezione Civile abbiamo avuto problemi di allagamenti e di maltempo, incontrando – ha detto Enzo Del Vecchio – residenti a cui non abbiamo fatto promesse vane, ma cercando di risolvere i problemi. Tante cose sono state fatte. Altre ancora da portare a termine e nel mio ruolo, dalla Regione Abruzzo cercherò di dare una mano per il bene di questa città”.

Del Vecchio ha poi parlato anche della vicenda del mare inquinato:

“La questione della balneabilità delle acque – ha detto l’ex vice sindaco – è una questione che si è svegliata solo negli ultimi anni, ma che ha radici lontane nei decenni scorsi. Oggi portiamo infatti l’ultimo saluto a Carlo Pace che proprio da sindaco di Pescara nel 92′ ricevette un avviso di garanzia proprio su queste questioni, a dimostrazione di come c’era e c’è ancora tanto da fare. Noi abbiamo fatto tanto, come dimostrano i dati sulla qualità delle acque degli ultimi giorni. Siamo incappati in un procedimento giudiziario ma siamo anche convinti che questo procedimento si possa concludere in maniera positiva, in quanto non c’è stato dolo, né violazione di norme, ma solo una questione organizzativa che si è riverberata in quel momento. Però la magistratura – ha concluso Del Vecchio – farà il suo dovere. A breve avremo anche questo giudizio, ma l’importante in questo momento è il grande giudizio che arriva invece dall’opinione popolare nei miei confronti e della Giunta per quello che abbiamo fatto e di cui stiamo parlando oggi, per dimostrare che non ci siamo seduti sulle poltrone per avere il potere”.

Il sindaco Marco Alessandrini nel salutare l’ormai ex vice sindaco ha detto che “per 33 mesi abbiamo avuto un amministratore al servizio della cittadinanza 24 ore su 24. Ho detto ai colleghi della Giunta che, l’arrivederci di Del Vecchio che ha rappresentato un pilastro della Amministrazione, può valere come prova di maturità per il prosieguo del nostro lavoro”.

IL SERVIZIO DEL TG8:

I consiglieri comunali  di Forza Italia, Pescara Futura e Pescara in Testa sull’attività svolta dall’ex vice sindaco Del Vecchio in una nota affermano che  “In due anni e mezzo di governo il vicesindaco Del Vecchio, assessore ai Lavori pubblici, non è riuscito a portare un risultato a casa e oggi lascia una città devastata sotto il profilo della manutenzione ordinaria, fra strade mai sistemate e segnaletica inesistente. Gli unici cantieri aperti, come quello della pista ciclabile in via Aldo Moro-via delle Casette, sono fallimenti che hanno scatenato la rivolta dei cittadini. E fa sorridere leggere che Del Vecchio si intesti il merito di grandi opere, come il Ponte Nuovo, un cantiere che ha ereditato già aperto dall’amministrazione Albore Mascia e che lui si è limitato a osservare mentre i lavori andavano avanti. Stenderemmo poi un velo pietoso sulla questione balneazione, visto che grazie al duo Del Vecchio-Alessandrini, Pescara ha vissuto le due stagioni peggiori della sua storia sotto il profilo dell’inquinamento. Francamente è tutt’altro che lusinghiero il bilancio con cui Enzo Del Vecchio ha lasciato ieri la carica di vicesindaco, peraltro non comprendiamo la sua ‘commozione’ visto che ha fatto una scelta pensando agli interessi suoi personali e del suo ‘mecenate’ Luciano D’Alfonso, anziché a quelli di Pescara che ha portato, fin qui, sull’orlo del precipizio”. È l’osservazione dei  Gruppi consiliari di Forza Italia, Pescara Futura e Pescara in Testa commentando l’uscita di scena di Enzo Del Vecchio dal Governo cittadino. E’ un bilancio decisamente fuorviante e molto inesatto quello che ha fatto Del Vecchio in merito al proprio mandato di assessore. Del Vecchio si è attribuito il merito del cantiere del Ponte Nuovo in via di completamento, e allora è il caso di ricordare che quel cantiere è merito esclusivo dell’amministrazione Albore Mascia che, quando si è insediata nel 2009, ha trovato sul tavolo un progetto non cantierabile, in quanto non rispettava le prescrizioni del Genio Civile, e sbagliato, infatti lo abbiamo dovuto rifare da zero. In cassa per l’opera c’erano solo 8 milioni di euro, con un prezziario dei costi vecchio di due aggiornamenti, e infatti alla fine l’opera è costata 17milioni di euro tra costi dell’intervento e messa in sicurezza degli argini del fiume, fondi del Ministero dell’Ambiente trovati solo dal centro-destra. Nel 2014 Alessandrini e Del Vecchio hanno trovato l’opera con una copertura integrale del finanziamento e un cantiere già aperto e avviato. Del Vecchio si attribuisce il merito del Piano regolatore portuale: e allora ricordiamo che se il Consiglio comunale ha espresso il suo parere al Piano nell’agosto 2014, ossia due mesi dopo l’arrivo del centro-sinistra, è evidente anche a un bambino che le attività propedeutiche erano state svolte tutte dal governo precedente. Del Vecchio si attribuisce il merito del DK15, altra opera che la Regione-guida Del Turco-Pd e l’Aca-guida Pd avevano bloccato. È stata l’amministrazione comunale di centro-destra e l’Aca-guida affidata all’avvocato Di Baldassarre a dare seguito e impulso ai lavori e se oggi possiamo verificare qualche effetto positivo sulle condizioni di salute del mare è solo grazie al DK15 del centro-destra. A Del Vecchio possiamo attribuire le bugie raccontate col Governatore in merito al taglio della diga foranea, mai avvenuto, e grazie a quelle bugie oggi assistiamo a un doppio disastro determinato dall’impraticabilità del porto: da un lato la chiusura di decine di imprese portuali, con la conseguente perdita di lavoro, e la Snav che ha abbandonato Pescara cancellando definitivamente il collegamento turistico-passeggeri con la Croazia. Stendiamo invece un velo pietoso sulla vicenda balneazione: con Del Vecchio-Alessandrini-Vespasiano Pescara ha vissuto le due stagioni balneari più nere della storia a partire dallo sversamento e dall’ordinanza nascosta nel luglio 2015. All’ex assessore Del Vecchio possiamo attribuire invece le strade devastate e mai risanate, la segnaletica orizzontale e verticale inesistente, una pista ciclabile odiata dalla città e inutile in via Aldo Moro, e l’idea folle e sciagurata di ricreare il mercatino etnico sotto il tunnel della stazione buttando all’aria 250mila euro. E l’elenco dei fallimenti è lungo e sotto gli occhi di tutti, tanto che anche i pescaresi ieri si sono commossi, ma di gioia, dinanzi all’annuncio delle sue dimissioni”.