Chieti: Cittadella Giudiziaria, la decisione la porta il Consiglio?

Non si ferma il dibattito sulla Cittadella Giudiziaria a Chieti e il Consiglio Comunale odierno potrebbe segnare un ulteriore se non quasi decisivo passo

In sostanza c’è in discussione una delibera, una variante particolare al PRG per quanto riguarda l’ex ospedale San Camillo che bloccherebbe di fatto la realizzazione degli uffici giudiziari nell’ex nosocomio, nell’ambito del progetto finanziato dal ministero della Giustizia e che vede il sostegno della Asl, proprietaria dell’immobile, e della Regione. L’amministrazione Ferrara porta avanti il progetto che prevede oltre all’utilizzo dell’attuale palazzo di giustizia, ampliato realizzando un edificio nuovo nei pressi, anche l’uso dell’ex ospedale di via Arniense, da destinare a sede della Procura della Repubblica. Un investimento che, complessivamente, ammonterebbe a circa 15 milioni di euro.

Ad appoggiare il progetto dell’amministrazione Ferrara anche la Lega, per bocca del capogruppo Mario Colantonio. Luigi Febo consigliere comunale Chieti per Chieti, assieme al sindaco aveva già convocato una conferenza stampa per ribadire la posizione dell’Amministrazione.

Di parere opposto, Carla Di Biase, capogruppo di FdI per la quale, con il vincolo sanitario e culturale, il “San Camillo resterebbe una scatola vuota”.

Dalla Asl, il direttore generale Thomas Schael ha lanciato un “appello al buon senso e alla lungimiranza dei consiglieri, affinché si esprimano nella direzione che produca risultati positivi, concreti e declinati al presente, non a un futuro improbabile fatto di disegni fumosi e irrealizzabili”. Schael ha evidenziato che la dismissione del San Camillo “produrrà rilevanti risorse economiche da riversare sul sistema sanitario provinciale”.

E sulle pagine de il Centro si è espresso anche il presidente del Tribunale Campli: “Meglio il San Camillo, – dice – il progetto dell’ex ospedale ritenuto più praticabile dal Ministero. La soluzione del Comune già scartata, riproponendola si rischia di perdere i finanziamenti”.

A questo punto la decisione finale potrebbe portarla il Consiglio.