Accord Phoenix, Cialente: “Qualcuno lo vuole ostacolare”

Sulla vicenda del sequestro dell’Accord Phoenix interviene il sindaco de L’Aquila Cialente il quale parla di incredulità per la “strana atmosfera che si respira in città”.

Tra le persone che più di tutte hanno creduto nell’insediamento dell’Accord Phoenix, l’impianto per la lavorazione dei rifiuti elettronici che dovrebbe dare lavoro a 120 ex dipendenti delle aziende fallite dell’ex polo elettronico dell’Aquila, c’è il sindaco Massimo Cialente. E’ lui a dirsi “incredulo per una strana atmosfera cittadina di chi punta ad affondare progetti di sviluppo di una città in depressione”. Lo stabilimento, che si trova all’interno dell’ex polo elettronico dell’Aquila, è da ieri sotto sequestro. Al suo interno sarebbero stati stoccati, secondo la Guardia di Finanza, 105 mila chilogrammi di rifiuti pericolosi e non, in aree non autorizzate, individuati durante un volo in elicottero del reparto volo delle Fiamme gialle della sezione di Pescara. Il sequestro preventivo dello stabilimento è stato predisposto dal sostituto procuratore della Repubblica dell’Aquila, Roberta Avolio. Un fulmine a ciel sereno per tanti lavoratori e per le loro famiglie, che hanno atteso per 5 anni l’apertura dello stabilimento, e su cui la magistratura dovrà fare chiarezza. Secondo l’accusa il 7 ottobre l’Accord Phoenix avrebbe inoltrato al Servizio gestione rifiuti della Regione Abruzzo una comunicazione di inizio attività parziale relativamente alla sola attività del comparto dissemblaggio monitor, che «non consente l’avvio delle attività di gestione rifiuti – si legge nelle contestazioni – perché il direttore del lavori ha dichiarato la sola ultimazione delle opere edilizie dei locali del blocco uffici e sala monitor, escludendo le aree dove di fatto sono stati rinvenuti stoccati i rifiuti». Tra le contestazioni anche la mancata completezza dei formulari di registrazione e dell’identificazione dei rifiuti. Tra gli avvisi di garanzia inviati, c’è quello al presidente del Cda Ravi Shankar. L’azienda dichiara che se violazioni di legge ambientali ci sono state, “l’Accord Phoenix è prontissima a porre rimedio nel più breve tempo possibile”.